Non appena letta la ricetta dello yogurt di Paoletta già sapevo che prima o poi l'avrei provata. Amo lo yogurt, questo sì, e se ci vogliamo aggiungere che "raccontata" da lei si ha l'impressione di leggere una favola….se non fosse che manca il "C'era una volta un fermento…".la ricetta diventa mia.
Così ieri verso sera inizio con computer alla mano seguendo passo dopo passo i consigli per la nascita dello yogut.
Il mio grande limite è proprio quello di "buttarmi" spinta dall'entusiasmo senza valutare tempi e orari…così mi sono ritrovata alle ore 21 con la mia vaschetta di plastica riempita di latte crudo bollito e filtrato con l'aggiunta dei 2 bei cucchiai di yogurt Coop vasetto rosa pronta per essere messa in forno avvolta dal pile dove deve rimanere per 6 ore….acci…6 ore? Dalle 21 si arriva alle 3: necessaria una sveglia!!! Ma come possibile far suonare una sveglia in piena notte col rischio di svegliare figli e marito? Già mi vedevo mentre mi giustificavo dicendo loro: "Sapete…devo togliere la copertina allo yogurt!" e già immaginavo il loro sguardo preoccupato e il loro evidente pensiero: "la mamma è da ricoverare!" . Così niente sveglia, "vada come vada", mi son detta e ne riparleremo domattina alle 7 con ben 4 ore di ritardo.
Il pensiero del mio povero fermento ha fatto sì che mi svegliassi alle 4.30, così di soccuatto,sono andata in cucina…ho tolto dal forno la copertina che avvolgeva quella scatola ancora tiepida….e con il cuore in gola temendo per il risultato (non che non mi fidassi della ricetta di Paoletta…ma sembra strano credere che da una cosa liquida liquida ne possa uscire una solida solida)…invece….mamma mia che meraviglia!!! Gli ho sorriso (chissà se è stato percepito dal fermento!) e ho messo la scatola in frigorifero.
E il giorno seguente c'è stata la prova assaggio...cremoso...compatto...deliziosamente poco acido ma un tantino poco dolce per i miei gusti. Così in casa mia verrà consumato con cereali o con miele o con marmellata o semplicemente con una buona macedonia ma ogni giorno sicuramente.
Vi riporto fedelmente la ricetta di Paoletta (posso vero Paoletta?) per non rischiare di dimenticare qualche particolare.
Ingredienti indispensabili:
1 lt di latte intero e freschissimo, quello della vostra centrale del latte, meglio ancora se latte crudo, cercate se volete il vostro distributore più vicino, qui.
2 bei cucchiai (sì, solo due!) di yogurt bianco e intero. Meglio se il coop bianco, quello nella confezione rosa, altrimenti il kyr della Parmalat. Giuro che non lavoro alla coop, ma ne ho provati tantissimi, e con questo viene saporito, dolce e non acido.
1 pentola in acciaio ovviamente pulitissima
1 contenitore per alimenti di plastica opaca e a chiusura ermetica
1 colino per filtrare
1 cucchiaio
1 copertina di pile morbida e calda, i fermenti, si sa, amano il caldo
Raccomandazioni:
Il latte deve assolutamente essere intero.
E' impensabile ottenere uno yogurt compatto col latte parzialmente scremato o peggio ancora, scremato.
E, vi assicuro che, quello che faremo, sarà così compatto che il cucchiaino conficcato dentro, starà diritto da solo,
Lo yogurt dovrà avere una scadenza il più lontano possibile, meglio se 30 giorni, ma va bene anche una ventina di giorni. Questo perchè, più lo yogurt è fresco, più i fermenti saranno attivi e quindi più golosi di lattosio.
E' per questo, infatti, che lo yogurt è tollerato benissimo anche da chi è intollerante al latte.
Cominciamo:
Prendiamo il latte e mettiamolo nella pentola a fuoco molto dolce sul fornello medio. Dopo una decina di minuti circa (ma ovviamente controllate spesso) comincerà ad alzare il bollore. Non appena la panna si alzerà, e starà per raggiungere il bordo della pentola, spegniamo immediatamente. Togliamo con un cucchiaio quella panna, e, se non abbiamo problemi di linea (io non posso, sigh, sigh.. ) ce la gustiamo tutta!!
Copriamo la pentola con un piatto, per evitare il più possibile contaminazioni e mettiamola a bagno in una pentola più grande piena di acqua fredda. In questo modo il latte raffredderà molto più velocemente.
Ecco, ora qui dobbiamo fare attenzione... il latte sarà perfetto quando raggiungerà una temperatura di 40°non oltre.
L'errore che facevo io, ma non avevo il termometro, era di aspettare che fosse tiepido e basta, ma sicuramente non riuscivo a regolarmi bene, per cui immagino che lo lasciassi troppo caldo.
Per cui, se non avete il termometro, aspettate pure che sia freddo o appena tiepido.
Prendiamo adesso la ciotola di plastica e versiamo dentro 2 cucchiai di iogurt, aggiungiamo qualche cucchiaio (5 o 6) del nostro latte filtrandolo da un colino, ma se abbiamo tolto bene la panna, non ce n'è bisogno.
Mescoliamo con cura, non ci dovrà essere il più piccolo grumo.
A questo punto, impostiamo il nostro forno ad una temperatura di 50°, contiamo fino a 60 e andiamo a finire di preparare il nostro yogurt.
Aggiungiamo ora dolcemente il resto del latte mescolando bene. Copriamo col coperchio ermetico e avvolgiamo bene il contenitore nella copertina di pile.
Dopo 1 minuto, abbiamo contato fino a 60, il forno avrà raggiunto la temperatura impostata, i 50°... lo spegniamo, e mettiamo il nostro contenitore nella sua copertina dentro al forno, mi raccomando copritelo bene, i fermenti sono freddolosi!
Chiudiamo lo sportello del forno... e aspettiamo circa 6 ore senza assolutamente muovere la ciotola, i fermenti sono anche permalosi, se li muoverete, non mangeranno lattosio e non produrranno lo joghurt.
Per cui, sappiate già che se avete deciso di fare lo yogurt, per quel giorno non dovrete assolutamente accendere il forno ed essere costretti a smuovere la ciotola.
Dopo le 6 ore controlliamo, togliendo la copertina delicatamente, se muovendo appena, vedrete che il liquido all'interno sarà ben compatto e sodo, il nostro yogurt è pronto!
Anzi, no... !!
Ora va messo immediatamente in frigo!
E al mattino faremo colazione con uno yogurt sodo, dolce e compatto come questo... che potremo aromatizzare con caffè, scaglie di cioccolato grattuggiato, marmellata, miele, cereali, frutta a pezzi... insomma come preferite!
Paoletta racconta le ricette come favole...ma tu non scherzi, a volte le persone più schive sono quelle più intriganti ed affascinanti...proprio come questo yogurt.
RispondiEliminaGrazie Solidea, un abbraccio
RispondiEliminaeheheh secondo me è il sorriso che gli hai dedicato alle 4.30 del mattino che ha fatto il tutto :)) che bello scrivere... brava!!
RispondiEliminaCiao Chiara, credo tu abbia ragione...è così bello credere alle favole! baci.
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