lunedì 22 novembre 2010

TIGELLE E GNOCCO FRITTO

TIGELLE E GNOCCO FRITTO

Dopo un lungo periodo di assenza, spinta da chi, giustamente, ha osservato che non esiste solo il forno ma pure il piano cottura....ritorno con tigelle e gnocco fritto che stasera hanno accompagnato, sulla mia tavola, una favolosa culaccia (per chi non conoscesse questo nobile salume inventato nella zona del parmense, lo potrei paragonare al culatello, preparato quindi con la parte alta della coscia del maiale, ma non privato della sua cotenna: questo trattamento ne fa un salume morbido come il prosciutto crudo ma dal gusto inconfondibile).
Tigelle e gnocco fritto sono il classico della cucina emiliana, le prime cotte sull'apposita tigelliera, l'altro fritto in piccoli pezzi che diventano morbidi e gonfi bocconcini. Gustosissimi come accompagnamento a salumi e formaggi.

Tigelle (circa 20)
500 gr di farina 0
25 gr di lievito di birra fresco (un cubetto)
1 cucchiaio di sale
mezzo bicchiere di latte tiepido
acqua tiepida per impastare q.b (sapete quanto odio il q.b!!! per cui indicativamente vi dico circa mezzo bicchiere). Deve risultare un impasto morbido come quello per la pizza.

Preparando l'impasto nel ken ho messo la farina, poi da una parte il lievito sbriciolato e dall'altra il sale (in modo da impedirne il contatto). Ho aggiunto il latte e poi fatto andare col gancio a velocità minima aggiungendo a filo, e sul lato della ciotola, l'acqua necessaria. A questo punto, giusto per compattare l'impasto, ho alzato la velocità a 2 e lasciato andare per un paio di minuti.
Se l'impasto è fatto a mano ricordatevi di sciogliere il lievito in un po' di acqua in modo che sia unito all'impasto in modo uniforme.
Lasciar lievitare per un'oretta, coperto da pellicola, in luogo tiepido.
Riprendere l'impasto lavorarlo velocemente e fare delle palline di circa 40 gr l'una. Appiattirle col palmo della mano allo spessore di circa un cm e cuocere nella tigelliera già calda per circa 6/7 minuti a calore costante e girando ogni tanto lo stampo.

Gnocco fritto
500 gr di farina 0
mezzo cubetto di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di sale piccolo e raso
mezzo bicchiere tra latte e acqua (tiepida)
poco olio (un paio di cucchiai)
1 cucchiaio di aceto bianco (io ho usato quello di mele) per ottenere un fritto più asciutto....così diceva mia suocera....

nel ken: farina, lievito sbriciolato da una parte e sale dalla parte opposta. Aggiungere i liquidi e impastare giusto il tempo per compattare il tutto. L'impasto ottenuto avrà una consistenza più sostenuta rispetto a quella delle tigelle, diciamo come quella della sfoglia. Lasciar lievitare per circa 2 ore, coperto da pellicola. Tirare la pasta con la sfogliatrice prima nel passaggio più grande, poi sul terzo. Tagliare a pezzetti e friggere in olio di arachide bollente giusto il tempo per permettere al bocconcino di gonfiarsi e prendere una leggerissima doratura (praticamente circa 20/30 secondi per parte)

26 commenti:

  1. ciao! ma lo sai che non ho mai mangiato le tigelle home-made? penso proprio di provare a farle al pù presto! buon lunedi :-))

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  2. come diceva il dott. in Frankestein junior:
    si può fare!
    Altrimenti non mangiate più a casa vostra.
    Brava, io adoro le tigelle e il gnocco ma non avevo una ricetta super collaudata come la tua.
    Tu sei la mia garanzia.
    Bravissima!
    ciao Elena

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  3. Sweetmaremam: devi sì! meritano e sono semplici e veloci...meglio di così! ;-))

    Elena: hai ragione....non mangiamo più: e infatti io sono pelle e osso....ih ih ih...Grazie per i complimenti, sei un tesoro,a presto e buona giornata. bacio bacio

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  4. mmmmm che buone!!!!!ho comprato da poco la tigelliera e cercavo una buona ricetta!!!Trovata!!!!

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  5. Che delizia queste ricette di un tempo buone buone tutte e due, ciao

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  6. Io impasto le tigelle con la panna o metà latte e metà panna e vengono davvero buonissime! ultimamente poi le faccio sempre con Lazzaro...e sono ancora più buone.

    Tigelle e gnocco fritto sono sempre una goduria,
    Un sorriso super,
    D.

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  7. buonissime tutte e due
    ma se non si ha la tigelliera che si fa?
    la mia amica di Modena me le ha fatte, lei è brava a farle e io a mangiarle
    Cristina

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  8. Potrei mangiarne a chili di queste cosine sfiziose...e quella culaccia...una squisitezza!
    Un abbraccio e buon inizio settimana

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  9. Sara: la tigelliera ora aspetta di essere inaugurata ;-)

    Stefania: anche a me piacciono da matti le ricettine che si ripetono da anni, quando resistono al tempo è segno di grandezza! :-)

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  10. ma dai! l'aceto nell'impasto non lo avevvo mai sentito!! proverò assolutamente per vedere se tua suocera aveva ragione, io per ora non lo metto e non mmi viane per niente unto, ma son curiosa di provare.

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  11. Diletta: e ci credo siano buone!!! panna e latte è un'accoppiata vincente ;-)...ma...mi son persa qualcosa: chi è Lazzaro??? super bacio

    Maria Cristina: senza tigelliera le puoi cuocere in padella con coperchio, ma non è proprio la stessa cosa....e in attesa di tigelliera, mi raccomando: tieniti ben stretta l'amica di Modena ;-))

    Simo: già...purtroppo anch'io!!! :-( Buona settimana anche a te, bacioni

    katia: a logica credo che con l'olio a giusta temperatura non si corra il rischio che assorba troppo unto...ma sai...un tempo ne pensavano una più del diavolo!!! (mi sa tanto di tappo di sughero nella cottura del polipo!!! ;-)

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  12. Ciao, sono due classici della cucina italiana, ai quali non potrei mai rinunciare!!! un abbraccio :)

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  13. che bontà meravigliosa!!! non conoscevo questo salume la l'aspetto è delizioso!

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  14. il commento precedente era un commento... da meditazione... come si addice ad un cibo così divino!

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  15. Ciao Paola, l'ho vista anche prima si fb. Ma te lo ripeto anche qui .. MERAVIGLIOSI !! E' da tempo che non faccio una bella cena con tigelle e gnocco fritto .. a breve recupero pure io !!! Manu

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  16. mmmmm ke bontà!!!! ho una sorpresina per te :)

    http://zimtundschokolade.blogspot.com/2010/11/grazie.html

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  17. mamma mia che meraviglia
    e la tua foto é splendida, colori delicatissimi

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  18. ciao paolaotto, sono di modena e ti ringrazio per questo post che mi fa sentire a casa! gestisco il blog della trattoria trinacria, quindi ti rignrazio anche per aver fatto la ricetta ed il post! un bacio Anna Maria

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  19. Ely: non è molto conosciuto ma merita, spero tu abbia l'occasione di assaggiarlo...

    Gaia: ah ah ah...sei fantastica!!!

    Maia: è una dura lotta!

    Manu: ogni tanto ci vuole eh? Un mega bacio

    Arianna: grazie...e....ancora grazie grazie grazie, anche se arrivo con un po' di ritardo. Il premio che mi giri ovviamente è più che apprezzato ma come ho detto altre volte...scusami davvero ma non lo faccio girare per mancanza di tempo....però sai che faccio? lo dedico a te che sei stata così carina da pensarci, sei un tesoro!

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  20. Anna Maria: adoro Modena!!! Grazie a voi tutti che siete davvero così carini! Un abbraccio

    Nene: grazie, :-)))

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  21. ma che bontà!!!!! li mangerei anche se è mattino !
    complimenti per tutto, mi piace da matti questo blog, davvero!
    ti facccio anche gli auguri per un felice 2011, a presto! Mozza

    ps. passa a trovarmi, ti ho inserita tra i link dei miei blog preferiti, spero farai lo stesso =)))

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  22. Mozza: tanti cari auguri anche a te e grazie!!! ma....perchè vorrei farti visita e cercando di entrare mi dice "profilo non disponibile" ?????

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  23. ciao Paola,
    tanti auguri di buon anno!! Che voglia che mi fanno le tigelle, devo assolutamente provvedere ad acquistare lo stampo...nel frattempo voglio provare lo gnocco fritto....deve essere cotto e mangiato, oppure va bene consumato anche freddo?
    Grazie e un abbraccio forte
    Anna da Senigallia

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  24. anna: ciao carissima! Ci siamo già sentite in altra sede ma ti rinnovo i miei auguri perchè sia per te un anno strepitoso. lo gnocco fritto purtroppo va fatto sul momento e mangiato bello caldo, è l'unico inconveniente, però ha il vantaggio che si cuoce in un attimo...Consiglio magari di non fare entrembe le preparazioni nello stesso momento (gnocco + tigelle) per evitare che mangino solo gli ospiti e che tu rimanga segregata in cucina! Un grande abbraccio

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