venerdì 29 maggio 2009

GELO AL LIMONE


Se vogliamo essere sinceri non è nulla di speciale...in fondo è acqua, limone e zucchero (vero Elena?) ma come alternativa al classico sorbetto, dopo un pasto abbondante e durante il periodo estivo, è sicuramente ben apprezzato.
La ricettina di Elena prevede 3 limoni, quella di "sale & pepe" 8 limoni...e io l'ho preparato con 4 limoni molto grandi (dimensione cedro).

Ingredienti:
80 g di frumina
250 g di zucchero
1 l di acqua
la buccia grattugiata di 4 limoni (freschi, biologici e possibilmente verdi) e succo.

Lavare i limoni, asciugarli, grattugiarne la buccia facendo attenzione a non intaccare la parte bianca (che darebbe un gusto amaro al gelo) e lasciarla in infusione nell’acqua per tutta la notte.
Filtrare l’acqua con la scorza grattugiata, aggiungere la frumina e lo zucchero facendo attenzione a non formare grumi (per evitarlo, mettere la frumina in una ciotola e aggiungere poco alla volta l'acqua filtrata mescolando continuamente e stemperando eventuali grumi) quindi mettere sul fuoco fino alla prima ebollizione a questo punto aggiungere il succo filtrato dei tre limoni e cuocere ancora per uno o due minuti.
Versare in uno stampo da budino o in monoporzioni e lasciar raffreddare (in frigo) per almeno 3-4 ore.

giovedì 28 maggio 2009

LO YOGURT DI PAOLETTA


Non appena letta la ricetta dello yogurt di Paoletta già sapevo che prima o poi l'avrei provata. Amo lo yogurt, questo sì, e se ci vogliamo aggiungere che "raccontata" da lei si ha l'impressione di leggere una favola….se non fosse che manca il "C'era una volta un fermento…".la ricetta diventa mia.
Così ieri verso sera inizio con computer alla mano seguendo passo dopo passo i consigli per la nascita dello yogut.
Il mio grande limite è proprio quello di "buttarmi" spinta dall'entusiasmo senza valutare tempi e orari…così mi sono ritrovata alle ore 21 con la mia vaschetta di plastica riempita di latte crudo bollito e filtrato con l'aggiunta dei 2 bei cucchiai di yogurt Coop vasetto rosa pronta per essere messa in forno avvolta dal pile dove deve rimanere per 6 ore….acci…6 ore? Dalle 21 si arriva alle 3: necessaria una sveglia!!! Ma come possibile far suonare una sveglia in piena notte col rischio di svegliare figli e marito? Già mi vedevo mentre mi giustificavo dicendo loro: "Sapete…devo togliere la copertina allo yogurt!" e già immaginavo il loro sguardo preoccupato e il loro evidente pensiero: "la mamma è da ricoverare!" . Così niente sveglia, "vada come vada", mi son detta e ne riparleremo domattina alle 7 con ben 4 ore di ritardo.
Il pensiero del mio povero fermento ha fatto sì che mi svegliassi alle 4.30, così di soccuatto,sono andata in cucina…ho tolto dal forno la copertina che avvolgeva quella scatola ancora tiepida….e con il cuore in gola temendo per il risultato (non che non mi fidassi della ricetta di Paoletta…ma sembra strano credere che da una cosa liquida liquida ne possa uscire una solida solida)…invece….mamma mia che meraviglia!!! Gli ho sorriso (chissà se è stato percepito dal fermento!) e ho messo la scatola in frigorifero.
E il giorno seguente c'è stata la prova assaggio...cremoso...compatto...deliziosamente poco acido ma un tantino poco dolce per i miei gusti. Così in casa mia verrà consumato con cereali o con miele o con marmellata o semplicemente con una buona macedonia ma ogni giorno sicuramente.




Vi riporto fedelmente la ricetta di Paoletta (posso vero Paoletta?) per non rischiare di dimenticare qualche particolare.



Ingredienti indispensabili:
1 lt di latte intero e freschissimo, quello della vostra centrale del latte, meglio ancora se latte crudo, cercate se volete il vostro distributore più vicino, qui.
2 bei cucchiai (sì, solo due!) di yogurt bianco e intero. Meglio se il coop bianco, quello nella confezione rosa, altrimenti il kyr della Parmalat. Giuro che non lavoro alla coop, ma ne ho provati tantissimi, e con questo viene saporito, dolce e non acido.
1 pentola in acciaio ovviamente pulitissima
1 contenitore per alimenti di plastica opaca e a chiusura ermetica
1 colino per filtrare
1 cucchiaio
1 copertina di pile morbida e calda, i fermenti, si sa, amano il caldo
Raccomandazioni:
Il latte deve assolutamente essere intero.
E' impensabile ottenere uno yogurt compatto col latte parzialmente scremato o peggio ancora, scremato.
E, vi assicuro che, quello che faremo, sarà così compatto che il cucchiaino conficcato dentro, starà diritto da solo,
Lo yogurt dovrà avere una scadenza il più lontano possibile, meglio se 30 giorni, ma va bene anche una ventina di giorni. Questo perchè, più lo yogurt è fresco, più i fermenti saranno attivi e quindi più golosi di lattosio.
E' per questo, infatti, che lo yogurt è tollerato benissimo anche da chi è intollerante al latte.
Cominciamo:
Prendiamo il latte e mettiamolo nella pentola a fuoco molto dolce sul fornello medio. Dopo una decina di minuti circa (ma ovviamente controllate spesso) comincerà ad alzare il bollore. Non appena la panna si alzerà, e starà per raggiungere il bordo della pentola, spegniamo immediatamente. Togliamo con un cucchiaio quella panna, e, se non abbiamo problemi di linea (io non posso, sigh, sigh.. ) ce la gustiamo tutta!!
Copriamo la pentola con un piatto, per evitare il più possibile contaminazioni e mettiamola a bagno in una pentola più grande piena di acqua fredda. In questo modo il latte raffredderà molto più velocemente.
Ecco, ora qui dobbiamo fare attenzione... il latte sarà perfetto quando raggiungerà una temperatura di 40°non oltre.
L'errore che facevo io, ma non avevo il termometro, era di aspettare che fosse tiepido e basta, ma sicuramente non riuscivo a regolarmi bene, per cui immagino che lo lasciassi troppo caldo.
Per cui, se non avete il termometro, aspettate pure che sia freddo o appena tiepido.
Prendiamo adesso la ciotola di plastica e versiamo dentro 2 cucchiai di iogurt, aggiungiamo qualche cucchiaio (5 o 6) del nostro latte filtrandolo da un colino, ma se abbiamo tolto bene la panna, non ce n'è bisogno.
Mescoliamo con cura, non ci dovrà essere il più piccolo grumo.
A questo punto, impostiamo il nostro forno ad una temperatura di 50°, contiamo fino a 60 e andiamo a finire di preparare il nostro yogurt.
Aggiungiamo ora dolcemente il resto del latte mescolando bene. Copriamo col coperchio ermetico e avvolgiamo bene il contenitore nella copertina di pile.
Dopo 1 minuto, abbiamo contato fino a 60, il forno avrà raggiunto la temperatura impostata, i 50°... lo spegniamo, e mettiamo il nostro contenitore nella sua copertina dentro al forno, mi raccomando copritelo bene, i fermenti sono freddolosi!
Chiudiamo lo sportello del forno... e aspettiamo circa 6 ore senza assolutamente muovere la ciotola, i fermenti sono anche permalosi, se li muoverete, non mangeranno lattosio e non produrranno lo joghurt.
Per cui, sappiate già che se avete deciso di fare lo yogurt, per quel giorno non dovrete assolutamente accendere il forno ed essere costretti a smuovere la ciotola.
Dopo le 6 ore controlliamo, togliendo la copertina delicatamente, se muovendo appena, vedrete che il liquido all'interno sarà ben compatto e sodo, il nostro yogurt è pronto!
Anzi, no... !!
Ora va messo immediatamente in frigo!
E al mattino faremo colazione con uno yogurt sodo, dolce e compatto come questo... che potremo aromatizzare con caffè, scaglie di cioccolato grattuggiato, marmellata, miele, cereali, frutta a pezzi... insomma come preferite!

martedì 26 maggio 2009

CROSTATA AL LIMONE


E' una ricetta di quel santo del mio maestro, una di quelle persone mooolto pazienti, sempre gentile, carino, che mi sopporta, che mi aiuta risolvendo ogni problema culinario, che quando gli dici...."sai...mi piacerebbe cucinare questo o quell'altro...." lui...zac...ti sa dire come, quando e perchè. E visto che la ricetta di questa buonissima torta, decisamente poco dietetica e poco adatta a chi ha problemi di colesterolo, è tua, caro Gianfranco, la dedico proprio a te con tutto il mio affetto.....e per chi avesse quei problemi di cui parlavo prima....beh...assaggiatetene almeno un pezzettino, uno piccolo piccolo, perchè merita, ve l'assicuro...
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Ingredienti per una teglia da 28/32 cm:
per la frolla
500 g di farina
250 g di burro morbido
140 g di zucchero a velo
3 tuorli
1 uovo
la buccia di 1 limone

In una ciotola lavorare il burro con lo zucchero e le uova, unire la farina e la buccia del limone e impastare velocemente, fare riposare in frigorifero per alcune ore.

per la crema al limone
5 uova intere
350 g di zucchero
250 g di burro
il succo e la buccia di 3 limoni

In una casseruola mettere tutti gli ingredienti, tranne il burro e mescolare con una frusta, mettere sul fuoco e portare a bollore, unire il burro e continuare la cottura ancora per alcuni minuti.

Stendere la pasta e foderare una tortiera, bucherellare il fondo e cuocere in bianco (con le palline di ceramica o i più economici, ma efficaci, fagioli) per 25 minuti in forno statico a 180°', versare la crema al limone e rimettere in forno per altri 15 minuti.
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Volendo, può essere accompagnata da una salsa ai lamponi o fragole:

1 cestino di lamponi o di fragole
1 cucchiaio di zucchero a velo
Frullare e conservare al fresco

PANBRIOCHE ALLO YOGURT


Questa meraviglia di brioche, adatta per la colazione ma ottima in qualsiasi momento, è nata mescolando la ricetta di Adriano con quella di Paoletta in modo da incontrare perfettamente i miei gusti....poteva uscirne una ricetta sbagliata? nooooo!!!! E infatti ecco una brioche veramente morbida, veramente gustosa che al mio collega Giorgio fa dire: "aaaah l'è buna!!!"....tipica frase mantovana che rende, rende molto bene! lo so fa un po' caldo e infatti è stata cotta in piena notte....ma vi assicuro: ne vale la pena!

Ingredienti:
500 gr di farina (250 gr manitoba per uso non professionale e 250 gr di farina 0)
100 gr di latte
150 gr di yogurt da me preparato secondo la ricetta di Paoletta
2 uova + 1 tuorlo
100 gr di zucchero
60 gr di burro fuso e raffreddato
12 gr di lievito fresco
10 gr di sale
1 albume per pennellare
zucchero in granella
miele.
Procedimento:
Sciogliamo il lievito nel latte appena intiepidito e uniamo 90gr di farina, mescoliamo e mettiamo al caldo, coperto, fino a che gonfia (ca. 90 min ma con 'sto caldo impiega molto meno).Uniamo le uova, il tuorlo, metà dello zucchero e tanta farina quanta ne basta per incordare con la foglia. Aggiungiamo lo yogurt in 3 volte, insieme al resto dello zucchero e della farina, che inseriremo gradualmente, lasciandone 1 cucchiaio per lo spolvero finale.
Il sale andrà aggiunto in ultimo, prima del burro (inserito lentamente).
Aggiungiamo il cucchiaio di farina e incordiamo, capovolgendo l'impasto un paio di volte, fino a che non otterremo una massa lucida, elastica e ben legata.
Copriamo e trasferiamo a 26°, fino al raddoppio (ca 90’).Rovesciamo sulla spianatoia infarinata, diamo un giro di pieghe del tipo 2, senza stringere, e copriamo a campana.
Dopo 15’ porzioniamo in 2 pezzi da 250gr e dividiamo il rimanente impasto in 2 cordoncini.
Formiamo come più ci aggrada* stringendo moderatamente.
*Per la formatura, date un'occhiata alle bellissime brioche di Tinuccia che ci rimanda qui.
Per i pezzi da 250gr di impasto, ho usato la formatura 1, e per gli altri due pezzi la treccia rotonda 2 e in questo modo avrete 4 grosse brioche. Naturalmente potete diminuirne il peso per fare delle pezzature più piccole.
Lucidiamo con albume, copriamo con granella di zucchero, copriamo e lasciamo raddoppiare a 28°, ci vorranno circa 90'.
Inforniamo a 170° per ca. 45’ (avendo 2 teglie ho utilizzato il programma ventilato girando e invertendo il piano delle teglie a metà cottura).
Prestiamo attenzione a non superare il punto di cottura ideale, che dovrà essere lasciato giovane, per non pregiudicare la sofficità.
Tolte dal forno ho pennellato con miele d'acacia.





lunedì 25 maggio 2009

ORECCHIETTE CON PANCETTA E RICOTTA


Ricetta di Laura e presentata da Paoletta di una semplicità estrema ma davvero gustosa tanto da riscontrare, nella mia famiglia, l'approvazione di tutti...e non è poco!
Ho sostituito la ricotta di pecora con quella di mucca perchè in frigorifero avevo quella ma la prossima volta proverò a seguire il consiglio di Paoletta utilizzando pure una ricottina doc. Ho utilizzato poi orecchiette di qualità ma secche...scusa Paoletta ma quando decido di provare una ricetta non c'è nulla da fare: devo procedere in qualsiasi modo...

Ingredienti

350 gr orecchiette
200 gr ricotta
200 gr pancetta affumicata a dadini
parmigiano reggiano
olio extra vergine d' oliva
sale, pepe

In una larga padella mettere un filo d'olio evo e aggiungere i dadini di pancetta fino a renderla leggermente dorata. Intanto in un piatto schiacciare la ricotta con una forchetta e condire con pepe nero, parmigiano grattugiato e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta che nel frattempo avrete messo a cuocere in acqua bollente leggermente salata.
Scolare le orecchiette metterle nella padella, aggiungere la ricotta e se necessario qualche cucchiaio di acqua di cottura.
Impiattare e spolverare di parmigiano.

domenica 24 maggio 2009

NOUGAT GHIACCIATO

Ricettina di Agnese davvero ottima può essere considerata la versione estiva del torrone. Poco adatta a chi ha problemi di linea merita però un assaggio, perlomeno in un'occasione particolare....
Ho indicato tra parentesi le variazioni da me apportate che incontrano maggiormente il mio gusto.

Ingredienti

75 gr di pistacchi
125 gr di zucchero
150 gr di mandorle
100 gr di miele d'acacia
3 uova
2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio o 1 fiala d'aroma arancio
400 ml di panna
150 gr di ciliegie candite tagliate a pezzetti (oppure, come ho fatto io, scorzette d'arancia candite che non essendo da me particolarmente amate sono state ridotte a 50 gr...si possono anche omettere)

Procedimento

Far rosolare i pistacchi in una padella antiaderente, cospargere con un cucchiaio di zucchero e mescolarli fino a farli caramellare. Farli raffreddare su un piatto. Lavare e asciugare la padella.
Ripetere la precedente operazione con le mandorle.
Scaldare il miele in una casseruola per qualche minuto. Montare gli albumi a neve e versare a filo il miele, continuando a sbattere. Aggiungere l'acqua di fiori d'arancio e mescolare.
Sbattere i tuorli d'uovo con il restante zucchero fino ad ottenere una crema chiara e incorporarvi gli albumi.
In un mortaio pestare le mandorle e i pistacchi ed aggiungervi le ciliegie (o le scorzette d'arancia). Incorporate i frutti alla crema. Aggiungere la panna montata e mescolare.
Foderare uno stampo rettangolare di circa cm 28 x 10 con un foglio di carta pellicola. Versare la crema e livellare la superficie. Coprire con la stessa carta pellicola e mettere in freezer per 12 ore.
Togliere dal freezer e tenere il dolce per 4 ore in frigorifero prima di servire.
Sformare su di un piatto da portata.


POST IN COSTRUZIONE



Post in costruzione perchè la ricetta potrò farevela conoscere solo a metà settembre quando verrà presentato, al Festivaletteratura di Mantova, il nuovo libro delle mitiche sorelle Simili. E mi raccomando non perdete quest'occasione approfittando per fare un giro in questa bella città.
Fino a quel momento posso dire che questo piatto è stato preparato all'ultimo corso sulla sfoglia presso le Tamerici (a proposito: Margheritaaaaaaaaa Valeriaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ce l'ho fatta: ho steso la sfoglia con il matterello in modo quasi perfetto!) e che è quello che più mi è piaciuto....a settembre quindi!


giovedì 21 maggio 2009

GRANA PADANO NELLA CUCINA DI CASA MIA


Ami il Grana padano? Ti piace da solo, abbinato ad altri cibi e anche come ingrediente nelle tue ricette? Allora sei il candidato ideale per partecipare a "Grana Padano nella cucina di casa mia".
Leggi il regolamento e invia la tua ricetta a Le Tamerici possibilmente accompagnata da foto. Ricorda: deve pervenire entro il 31/07/09 e se sarai il vincitore riceverai una quantità di Grana Padano equivalente al tuo peso!
E se non sarai il vincitore la tua ricetta potrebbe essere selezionata per la pubblicazione sul libro dedicato al "Grana Padano nella cucina di casa mia".
Corri quindi in cucina a sperimentare la tua ricetta e per maggiori dettagli consulta il sito di Le Tamerici a questo link:
http://www.letamericisrl.com/news.php?lang=it
Buona fortuna!

lunedì 18 maggio 2009

DOMENICA IN CUCINA CON MAMMA E PAPA'





















E' stato una meraviglia, non c'è che dire! Visto che Gianfranco ne inventa una più del diavolo ha proposto questo corso alle Tamerici, in collaborazione con Ballarini, dove genitori e figli si sono uniti per cucinare insieme: davvero un successone.

Il menù è stato naturalmente pensato per i bambini perché non si poteva correre il rischio che si annoiassero (e che, di conseguenza, facessero dannare più del dovuto)….e devo dire che tutto si è svolto in un' armonia perfetta, con questi cuccioli intenti alle loro preparazioni e i genitori pure.
Come regalo il kit "cucinando s'impara", offerto dalla Ballarini, con tortiera, mattarello, stampini per biscotti e grembiulino oltre alla raccolta di ricette volto a promuovere un'alimentazione corretta e ad educare a sani principi.
E allora via con la focaccia ai mille sapori, lasagne con asparagi, piselli e prosciutto, polpette di pollo con patate al forno, Torta al cioccolato e fragole, frollini con frutta secca.
Grazie ancora una volta alle Tamerici e a Ballarini per questa bella iniziativa che ha unito mamme, figli e pure qualche papà.

FRUTTA IN GUAZZO




Non ho mai partecipato ad iniziative presentate sui vari blog non perchè non interessanti, anzi....ma sono pigra e quindi, spesso, se non stuzzicata da qualche ragione, leggo e proseguo....ma questa no...cara Virginia: come potevo non partecipare ad un concorso in collaborazione con le Tamerici che sono la mia seconda casa?!
Ecco quindi "la frutta in guazzo" antica ricetta dell'Artusi che già preparava la zia Arpalice all'inizio del '900 e che la famiglia Sissa ha continuato a tramandare di generazione in generazione adattandola poi al proprio gusto.
E' speciale servita su gelato fiordilatte o accompagnata ad avanzi di panettoni e colombe che in questo modo acquistano una veste speciale. Grazie quindi a mia suocera Natalina che me l'ha fatta conoscere.


Procedimento
Inizio in primavera mettendo in un grosso vaso di vetro a chiusura ermetica 3 etti di frutta di stagione (fragole, ciliegie private del nocciolo, albicocche...), 3 etti di zucchero e 3 etti di alcol e ci aggiungo qualche cucchiaiata di nocino buono, quello fatto in casa che trovate QUI.

Continuare ad aggiungere 3 etti di frutta e 1 etto e mezzo di zucchero fino a fine autunno, continuando man mano ad utilizzare frutta di stagione, duroni, pesche, lamponi, more, prugne, mandaranci, ma anche ananas e banane.

E' pronta a Natale e vi assicuro: non è la solita frutta sotto spirito. E' speciale nel gusto e nella preparazione che sa d'antico perchè preparata, con la lentezza tipica di un tempo, durante lo scorrere dei mesi.




Questa ricetta partecipa all' iniziativa di Virginia , la raccolta "Sotto Vetro"




domenica 17 maggio 2009

SBRISOLONA


Torta mantovana per eccellenza, la sbrisolona è diventata il dolce di bandiera, senz'altro il più esportato fuori dai confini provinciali. Mi è stata chiesta la ricetta dalla carissima amica Sonia, simpatica pisana compagna di corsi alle Tamerici e visto che spesso sono proprio le preparazioni tradizionali che si trascurano, devo dire che in casa era davvero da molto tempo che non si mangiava. Ho colto quindi l'occasione ed eccola.
Non dimenticate che la sbrisolona è riuscita se si "sbrisola" e non è un gioco di parole: dev'essere morbida e friabile, tanto che non si taglia col coltello, ma si spezza.
Ingredienti per due teglie da 35x12 circa (o una latta da forno) o una 30x24
2 etti di farina gialla fine (fioretto)
3 etti di farina bianca
2 etti di mandorle con buccia (140 gr tritate grossolanamente e 60 gr intere)
2 etti di burro a temperatura ambiente
2 tuorli d'uovo
buccia di un limone grattugiata
mezzo bicchiere di brandy
2 etti di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di strutto.

ProcedimentoIn una grossa zuppiera unire le due farine, lo zucchero, il sale, le mandorle tritate e la buccia del limone. Mescolare bene.
Aggiungere tuorli, burro, brandy e strutto. Lavorare molto bene con le mani fredde finchè si ottiene un impasto molto granuloso.
Rivestire di carta forno una latta, prendere l'impasto e sbriciolarlo sulla teglia, mettere sopra le mandorle intere e comprimere LEGGERMENTE. Infornare a forno caldo ventilato 150° per circa un'ora girando la teglia a metà cottura e comunque fino a che la torta avrà acquistato il colore del frumento. (Io tendo a cuocerla qualche minuto in più perchè la preferisco piuttosto "biscottata")

sabato 16 maggio 2009

MILLEFOGLIE DI CIOCCOLATO E LAMPONI


Sono stata fino ad ora molto incerta se mettere o meno questa ricetta perchè non non ho una foto che renda giustizia ma vi assicuro che è un dolce davvero interessante ed esteticamente inconsueto.
L'autore della ricetta è il simpaticissimo Matia Barciulli chef dell' Osteria di Passignano ed è realizzata con l'aiuto del sifone. Chi ne fosse sprovvisto può chiedere aiuto all'utilizzo della colla di pesce.

Ingredienti per 4 persone

100 gr di cioccolato fondente
2 dl di panna fresca
250 gr di lamponi freschi
50 gr di zucchero
un cucchiaio di fruttosio


Procedimento

Sciogliere il cioccolato e stendere, con l'aiuto di una spatola, in uno strato sottile su foglio di silicone. Far raffreddare e tagliare in cerchi del diametro del bicchiere.
Cuocere 150 gr di lamponi con lo zucchero per pochi minuti, quindi passare ad un setaccio molto sottile, raffreddare e mescolare con la panna. Introdurre nel sifone, caricare con bombolette di CO2.
Porre dei lamponi freschi, mescolati al fruttosio, sulla base del bicchiere e alternare strati di cioccolato con la spuma di lamponi. Guarnire con lamponi freschi e menta.

TAGLIATELLE CON ASPARAGI AL PROFUMO DI MANDORLE E PECORINO

Rieccomi...non posto da un po' di tempo ormai: la "colpa" è di Paoletta e della sua luminosa idea...ebbene...è un periodo in cui non ho tantissimo tempo e quello che ho lo sto dedicando allo studio della fotografia che mi interessa tanto ma che richiede un impegno grandissimo, per cui, ebbene sì, sto trascurando la cucina. Ma visto che la mia grande passione è proprio questa, non posso certo abbandonarla.
Sono reduce da un corso fantastico alle Tamerici tenuto dalle mitiche sorelle Simili sulla sfoglia e abbiamo imparato delle paste ripiene davvero sfiziose ma....silenzio assoluto....perchè è stata un'anteprima del libro che presenteranno a settembre nella mia città in occasione del festivaletteratura....per cui l'appuntamento è rimandato ad allora.
Ecco quindi un succulento primo piatto, preparato con le tagliatelle portate a casa dal corso di ieri, e utilizzando la ricetta, leggermente riadattata, presentata qui da Paoletta: davvero veloce e gustosa.


Ingredienti per 4 persone:

1 mazzetto di asparagi
1 pugno di mandorle con la pelle
3 cucchiai di pecorino sardo
4 cucchiai di panna fresca
sale
pepe
olio extravergine di oliva
tagliatelle secche all'uovo

Procedimento:

Lessare 1 mazzetto di asparagi, poi tagliare le punte e metterle da parte. Passare nel mixer, con le lame a intermittenza, il pugno di mandorle e lasciarle a granella. Unirle al pecorino.
Frullare poi i gambi degli asparagi, e aggiungerli, per 2/3 in una padella dove si sarà fatto scaldare dell' olio evo e lasciando per 2 o 3 minuti; l'altro terzo lo mettiamo insieme alle tagliatelle buttate a bollore in acqua salata.
Diluire la crema di gambi con 1 o 2 piccoli mestolini di acqua di cottura della pasta, a seconda della densità, tenendone da parte ancora un po' che potrebbe poi servire.
Salare poco e aggiungere il mix di pecorino e mandorle, aggiustare di sale, spolverare di pepe e cuocere a fuoco basso 1 o 2 minuti.
Aggiungere le punte degli asparagi e i 4 cucchiai di panna fresca; se troppo denso diluire di nuovo con acqua di cottura. Versare le tagliatelle nella crema, passarle qualche secondo sul fuoco continuando a mescolare per ben amalgamare. Spegnere e servire.

domenica 3 maggio 2009

LA PARIGINA

Questa divina focaccia napoletana che ho conosciuto tramite Paoletta (ma quante cose ho imparato grazie a te!!!) ha risolto situazioni d'emergenza in cui proprio non sapevo che cena proporre....sai quando vuoi fare qualcosa di sfizioso, poco impegnativo, che piaccia a tutti?....e questa piace davvero a tutti, adulti e bambini.

Io l'ho preparata in una teglia di circa 32 per 24 cm. con:
pasta sfoglia (va bene anche quella della Buitoni) ma io ho usato circa 300 gr di quella da me preparata con l'aiuto del mio maestro Gianfranco
pasta per pizza (circa 400 gr)
400 gr.di pomodori pelati, sgocciolati e frullati (qualche volta ho usata la passata Mutti, senza pesare)
250 gr.di prosciutto cotto
300 gr.di provola asciutta
olio evo
sale
pepe

In una teglia oliata stendere la pasta per pizza (io l'ho stesa e lasciata coperta da un panno umido a lievitare nel frattempo che il forno raggiungeva la temperatura).

Coprire con una parte di pelati spezzettati (sgocciolati e appena frullati) e conditi con olio, sale e pepe, (o con la passata come ho fatto io) lasciandone un po' da parte.
Continuare facendo uno strato di fette di prosciutto e uno di provola, distribuire il resto del sugo e coprire con la sfoglia già bucherellata.
Spennellare con tuorlo e in forno a 200° per circa 30/35 min, se cuoce troppo sopra coprire con un foglio di alluminio e terminare la cottura.

BUDINO DI FRAGOLE

Altra ricetta di Agnese....ecco il budino di fragole che nella stagione primavera/estate si gusta davvero volentieri, è un dessert leggero, quasi un sorbetto, ideale quindi dopo una cena un po' complessa...Ho solo fatto una piccola variante: dopo aver frullato le fragole ho passato il tutto per mezzo di un colino per evitare di sentire quei fastidiosi granellini che ai miei bambini non sarebbero piaciuti (e neppure alla mamma...)

Ingredienti
mezzo kg di fragole (io ne ho usato 600 gr perchè filtrando ho avuto piu' scarto)
il succo di 1 limone
il succo di 1 arancia
1 etto di zucchero
90 gr di maizena
acqua.

Frullare le fragole con il succo di limone e il succo d'arancia. Filtrare con un colino. Aggiungere al succo tanta acqua fino a raggiungere 1 litro totale. Stemperare la maizena, aggiungere lo zucchero e mettere sul fuoco ad addendare. Versare in uno stampo caramellato.

ZUCCHINE A SCAPECE


Mercoledì sono passata a trovare Agnese che stava preparando mille leccornie per il suo pranzetto in campagna nella giornata del I maggio (una cosuccia da niente per circa...non ricordo se 50 o 70 persone!)...tra le stupende cose mi è caduto l'occhio su una terrina di zucchine che avevano un aspetto davvero invitante e sebbene fossero le 5 pomeridiane non ho perso occasione per un assaggio...Dopo un caffè servito in una tazzina regale e fra scambi di cultura gastronomica, ci siamo salutate...e da lì a un'ora, quasi senza rendermene conto, sono uscita dal negozio del fruttivendolo con 2 kg di zucchine....E' stato un lavoro un po' impegnativo anche perchè ho voluto complicarmi la vita mattendo quella delizia in vasetti monoporzione...ma il risultato ha ripagato l'impegno. Come traspare dal mio blog non preparo spesso verdure perchè in casa mia non sono apprezzate ma questa è davvero irresistibile.....

Ingredienti:
2 kg di zucchine tagliate a rondelle di circa 2/3 mm
olio di un solo seme per friggere (io ho usato olio di arachide)
mezza cipolla affettata molto sottile
olio evo leggero
mezzo bicchiere di aceto bianco
sale
5/6 foglie di salvia.

Friggere le zucchine nell'olio di semi evitando di farle scurire. Ci si accorge che sono pronte nel momento in cui tendono a perdere la loro rigidità assumendo un contorno ondulato come da foto.

Stendere man mano le zucchine su carta assorbente, salare, ricoprire con altra carta assorbente e continuare con gli strati.
Il giorno seguente soffriggere mezza cipolla in olio extra vergine d'oliva, aggiungere l'aceto e far restringere un po'. Mettere in una terrina uno strato di zucchine, sale, la bagna con le cipolle e qualche foglia di salvia. Continuare con gli strati e conservare per un paio di giorni in frigorifero in modo che s'insaporiscano per bene.