L'idea di preparare il pandoro nasce qualche tempo
fa quando al mio adorato (e paziente) Ilio Berselli chiedo una ricetta veloce
veloce, semplice semplice per poter accontentare i miei figli che desideravano
il pandorino per la merenda. Ma Ilio è terribile, forse mi conosce troppo bene e
mi risponde: "ne ho anche di più semplici ma questa è ottima, provala! tanto tu
sei brava....". Inizia così l'impresa davvero difficile che ha fatto alternare
in me momenti di sconforto ad altri di esaltazione. Le prime due prove sono
state fallimentari perchè l'impasto è risultato talmente molliccio e
appiccicoso, nonostante gli accorgimenti dovuti, da non riuscire, neanche
pregandolo, ad ottenere la maglia glutinica necessaria. E visto che arrivata a
questo punto avevo già speso un sacco di tempo per bagnetto del lievito,
legatura e i 3 rinfreschi consecutivi, ho proseguito la pessima lavorazione
ottenendo un prodotto compatto, riciclato successivamente per il classico pudding al forno....poi
arriva lei...regalone di Natale: l'impastatrice a braccia tuffanti Miss Baker.
Un sogno: la lavorazione dell' impasto diventa decisamente più facile, la maglia
glutinica è ora strepitosa e io saltello per la casa felice del
risultato (....ok...sì un po' matta lo sono....).
Cottura, aspetto l'ora
fatitica, sformo dallo stampo e....che delusione: l'esterno è decisamente troppo
colorato, direi piuttosto scuretto....e dentro è perfetto.....siamo sulla strada
buona....
Ripetiamo di nuovo: acci... terminata la mia mitica farina "Panettone"...poco
importa, uso quella da supermercato e già che ci sono aumento pure la quantità
dello zucchero perché a noi piace un po' più dolce.....bene....l'ennesimo
fallimento me lo sono proprio andata a cercare: ho sbilanciato la ricetta
aumentando la quantità di zuccheri? o la colpa è della farina
industriale? L'impasto di nuovo molliccio e troppo appiccicoso finisce ora in pattumiera.....decido che questa volta
dev'essere quella buona....si ripete da capo: compero la farina biologica....non
si sa mai....mantengo la stessa quantità di zuccheri....meglio non
rischiare....bene, il primo passo è fatto e di nuovo ottengo un
impasto perfetto. Metto a lievitare e dopo le 10 ore o forse più inforno ad una
temperatura più bassa....ce l'ho fatta!!!!!!!!!!!! Testarda? Tanto....ma
solo così si ottiene ciò che davvero si desidera....e ora, se volete, a voi
l'impresa...
Ingredienti per un pandoro da un kg + tre da un
etto (mettere nello stampo una quantità pari al 10% in più, per il kg 1100 gr di
impasto, per l'etto 110 gr di impasto). Per verificare la capienza del vostro
stampo riempitelo di acqua e dividere per 3 la quantità.
ingredienti
1°impasto:
gr. 150
Lievito naturale rinfrescato 3 volte, dopo bagno e
legatura
gr. 200
Farina 00
(W350)
gr. 2,5
Lievito compresso
gr. 47,5
Latte fresco
gr. 12,5
Turli d'uovo
gr. 80
Uova intere
gr. 110
Zucchero semolato
gr. 110
Burro
Totale impasto g.
712,50
ingredienti 2°
impasto:
gr. 712,5 Primo impasto
gr. 287,5
Farina 00 (W350)
gr. 3,5
Sale fino
**gr. 32
Mix aromatico
gr. 162,5
Uova intere
gr. 37,5
Tuorli d'uovo
gr. 12,5
Latte magro in polvere
gr. 12,5
Sciroppo di glucosio
gr. 27,5
Miele
gr. 175
Zucchero semolato
gr. 40
Latte
gr. 15
Burro di cacao micronizzato
gr. 132,5
Burro
Totale impasto
gr.1650,5
** MIX di aromi è
composto da (dose doppia)
gr. 1
Vaniglia liofilizzata
2 Buccia di arancia
grattugiata
1 Buccia di limone grattugiata
gr. 30 Liquore
Contreau
gr. 30 Miele
Scaldare il liquore
con dentro la buccia di arancio, di limone e lo zucchero e farlo riposare 24
ore, passare in un mixer e frantumare fino a renderlo
crema.
ESECUZIONE:
1° impasto
Mettere tutti gli
ingredienti nell'impastatrice,il lievito naturale,la farina,il lievito di
birra,il latte, i tuorli, fare amalgamare il tutto fino ad avere una massa
unica, aggiungere le uova intere ed impastare molto bene, aggiungere lo zucchero
semolato, continuare a lavorarlo e dopo pochi minuti l'impasto prende corpo e
diventa liscio, a questo punto aggiungere il burro a temperatura di 26/27 gradi
a più riprese. Continuare fino ad avere l'impasto liscio ed omogeneo dove si
potrà vedere la forza glutinica.
A questo punto si
mette l'impasto in un contenitore cilindrico posandolo in camera di lievitazione
ad una temperatura di 28 /30 °C e ad una umidità che si aggiri sui 70 /75 U.R.,
se non avete la possibilità di umidificare coprire l'impasto con pellicola per alimenti.
L'impasto deve
triplicare il suo volume. A mio impasto sono servite 6 ore.
ESECUZIONE: 2° impasto
Mettere
nell'impastatrice il 1° impasto con la farina, il latte in polvere,il sale,il
mix aromatico, fare amalgamare bene il tutto. Quando è diventato un corpo unico
unire i tuorli, continuare ad impastare fino ad avere un impasto liscio ed
elastico con la maglia glutinica ben formata, unire lo zucchero semolato fino ad
incorporarlo molto bene, aggiungere le uova intere, lo sciroppo di glucosio e il
miele; assorbiti gli ingredienti aggiungere il latte, a seguito il burro di
cacao sciolto in microonde e raffreddato, e poco per volta il burro morbido
(temperatura di 26/ 27 gradi), a questo punto l'impasto deve risultare molto
liscio ed elastico con una maglia glutinica molto
elastica.
Mettere l'impasto in
un recipiente a puntare x 30 minuti in camera di lievitazione ad una temperatura
di 28/ 30 gradi con umidità.
Preparare gli stampi
ungendoli molto accuratamente con burro morbido ma non sciolto in modo che
rimanga una patina di burro. Ungere bene anche le parti delle insenature senza
fare cumuli di burro: con troppo burro e zone non unte il prodotto rischia di
attaccarsi alle pareti.
Dopo i 30 minuti
prendere l'impasto e fare le pezzature del peso desiderato, prendere i
panetti ed arrotolarli (la cosidetta "pirlatura") ungendosi bene le mani con
burro. Far riposare sul tavolo per 10 minuti circa a temperatura ambiente,
ripetere l'operazione di arrotolamento per dare più forza alla pasta, mettere la
palla di pasta con l'arrotolamento verso il basso dentro allo stampo
imburrato.
Mettere i pandori
cosi formati in camera di lievitazione con temperatura stabile di 28/30 gradi
con umidità per circa 9/10 ore.
Passate le 10 ore il
pandoro è pronto per essere infornato deve essere a 2 cm. dal bordo dello
stampo, mettere gli stampi a temperatura ambiente devono formare una lieve
pellicina sulla sommità che verrà forata con uno stecchino per evitare che si
formino bolle di aria sulla sommità. Il pandoro da kg l'ho cotto in forno
ventilato a 170° per 10 minuti e poi altri 50 minuti a 150°, quello da un etto
10 minuti a 170° e poi 15 minuti a 150°. Naturalmente la cottura dipende dal
vostro forno.
A cottura avvenuta
sfornare il pandoro e lasciarlo nello stampo per circa un'ora, trascorso questo
tempo capovolgere lo stampo e sformarlo. Dovrà raffreddare almeno 8 ore prima di
insaccarlo in sacchetti di polipropilene per alimenti dove avrete nebulizzato
alcol a 95 gradi, chiuso molto bene in questo modo si conserva per 40 e più
giorni.
Tempo di lavorazione
e cottura circa 16/17 ore, anche più
TEMPI DI COTTURA
previsti dalla ricetta originale, da me variati
gr. 500
tempo cottura 35/40 minuti a
175/185 gradi
gr. 750
tempo cottura 45/50 minuti a
170/185 gradi
gr.1000 tempo cottura 55/60 minuti a 165/180 gradi
cottura a valvola
chiusa aprirla per gli ultimi 10 minuti
Grande Paola!!!!!!!!!!buon anno!
RispondiEliminabellissimo !
RispondiEliminaFederica, Ale...grazie! e tanti cari auguri a voi per un Anno meraviglioso....
RispondiEliminaSEmplicemente perfetti!!! Super brava!!!!
RispondiEliminaChe meraviglia, tanta fatica, ma alla fine sono venuti meravigliosamente! Come ti invidio: sei bravissima! Io non riesco nemmeno a finire di leggere la ricetta, figuriamoci a metterla in pratica ah ah ah
RispondiEliminawww.lostinunderwear.blogspot.it
una meraviglia !!!
RispondiEliminavorreichiederti un consiglio devo fare i tortelli dolci fritti
mio figlio mi ha regalato tante farine quaglia fra cui BEL FRITTO.
dici che posso usarlo anche per impastare i tortelli ?
grazie se mi rispondi mi fai un grande piacere
rosannaziosi@libero.it