venerdì 22 luglio 2011

UNA GRANDE PIZZERIA: IL DU DE COPE






Non è mia consuetudine scrivere di locali che frequento ma ci sono alcune occasioni in cui non ne posso proprio fare a meno: succede quando non ho soltanto la soddisfazione di aver mangiato bene...c'è qualcosa in più...è quando l'ambiente, il personale, l'atmosfera e, ovviamente il cibo, sono elementi che si fondono e ti fanno desiderare, già nel momento di pagare il conto, di tornarci al più presto.


Non molto tempo fa io e mio marito ci siamo domandati perchè nella nostra città nessuno sia mai arrivato all'idea di aprire una pizzeria con pizza napoletana, quella che, secondo il mio parere, è l'unica vera pizza.
La cottura deve avvenire nel forno a legna, il bordo deve essere un po' "cicciottello", la pasta buonissima, digeribile, morbida al punto giusto, gli ingredienti eccellenti....sembra che Perbellini ci abbia sentiti: nasce il "Du de Cope".
Beh...non è proprio sotto casa, io abito a Mantova, la pizzeria è a Villafranca ma in fondo sono solo una quindicina di km e, d'ora in poi, quando si dirà "andiamo a mangiare la pizza" di certo si potrà andare solo lì.





























L'ambiente è piccolo e curato nei dettagli, il personale non è solo estremamente simpatico ma ci sa proprio fare e il responsabile di sala, Luca, dà di certo al locale un tocco di classe che non è da sottovalutare.
E' bastato qualche mese nella città partenopea per carpirne i segreti, richiedere l'aiuto di mani esperte per la costruzione del forno e poi...provare e riprovare ancora persino cambiando il tipo di legna da utilizzare, sperimentazioni che continuano ancor oggi per ottenere un prodotto che sarà, se possibile, ancora migliore. E gli ingredienti? Le acciughe sono quelle di Cetara, i pomodori confit sono gustosissimi, la burrata, la stracciatella e la bufala hanno una marcia in più...





















Non voglio dilungarmi molto, non ho neppure intenzione di elencarvi le meravigliose pizze che troverete in menù (ognuna meriterebbe di essere decantata con attenzione e amorevole impegno), nè i golosi dolci che questo menù chiudono nel modo migliore (sottolineo soltanto la mitica millefoglie alla crema "strachin" che chi conosce Perbellini forse ha già avuto modo di apprezzare) ma spero di aver fatto nascere in voi un po' di curiosità, fateci un giretto e poi mi saprete dire: sono certa che, già a fine cena, anche in voi ci sarà il desiderio di ritornarci presto.