giovedì 28 aprile 2011
TORTA DI COMPLEANNO: L'ELICOTTERO
Non sono bravissima nella decorazione delle torte, non ho molta esperienza e non è la mia passione più grande soprattutto perchè trovo sia un po' triste buttare praticamente tutta la creatività per godere di una torta che generalmente consiste in pan di spagna e creme. In casa mia, tra l'altro non è un genere di dolce molto apprezzato.
Ogni anno però mi piace stupire i bambini e vedere i loro occhioni lucidi di gioia nel momento in cui entro con torta e candeline cantando "tanti auguri a voi". Eh sì, Mattia e Tommaso hanno 5 anni di differenza ma compiono gli anni ad un giorno di distanza l'uno dall'altro. Il festeggiamento è unico....e per fortuna! perchè quel tipo di torta mi tiene in tensione più di quanto può avvenire per un panettone o una colomba. Lo scorso anno è arrivato il camion dei pompieri, quest'anno l'elicottero....e il prossimo anno? Già si lanciano idee: Tommaso suggerisce una Lamborghini, Mattia una piramide egiziana con sfinge....vedremo....
Intanto ci siamo goduti questa. Un grazie enorme alla mia collega Mariangela (che è il boss delle torte decorate) per i suoi aiuti virtuali, per i suoi suggerimenti e non solo.
Il tipo d' interno è stato davvero una scelta vincente: un salame dolce che ho modellato e poi messo in congelatore (cabina + coda + base). Per le eliche ho ricoperto due stecchi di bambù per spiedino con pasta da zucchero. La restante pasta da zucchero è servita per ricoprire la base e l'elicottero. Poi con colori (alimentari!) e pennelli ho iniziato a dipingere come meglio potevo, con qualche sbavatura, con una coda, sorretta da uno stecco di legno, che prima della foto è crollata ma che poi è stata subito riparata con tanta, tanta gioia per le 2 ricorrenze più importanti della mia vita.
mercoledì 27 aprile 2011
LA TORTA ELVEZIA - CORSO TAMERICI : "I DOLCI MANTOVANI"
Di solito quando partecipo ad un corso Tamerici scrivo subito della serata e dei piatti preparati. Questa è una partenza un po' diversa dal solito: il corso è stato spettacolare nella sua totalità ma una torta in particolare mi è rimasta talmente nel cuore che ho deciso di prepararla in occasione del lunedì di Pasqua: è un dolce mantovano per eccellenza, che mi piace tantissimo e che generalmente non viene preparato in casa ma acquistato nelle nostre pasticcerie o panetterie....vi consiglio di provarlo: il successo è garantito.
Giusto per avere qualche notizia in più, è un dolce ideato dalla famiglia di pasticceri svizzeri grigioni Putscher che, alla fine del 1700, avevano aperto i loro negozi a Mantova. Hanno voluto dedicare questo dolce alla loro nazione e da qui il nome Elvezia (o Helvetia).
Ingredienti per una torta del diametro di 28/30 cm (preparare il giorno prima):
per i dischi
300 gr di albumi (circa 7/8 uova)
200 gr di zucchero a velo
50 gr di farina di nocciole ottenuta dalla nocciola non pelata
270 gr di farina di mandorle ottenuta frullando la mandorla con la buccia
100 gr di zucchero semolato
1 pizzico di sale
per lo zabaione
3 tuorli
3 cucchiai di vino bianco
3 cucchiai di marsala
6 cucchiai di zucchero
per la crema al burro
200 gr di burro a pomata
200 gr di zucchero a velo
per completare
scaglie di cioccolata
granella di nocciola
Tostare leggermente la farina di mandorle e nocciole in forno a 180° per alcuni minuti, mescolando di tanto in tanto.
Montare a neve gli albumi con il pizzico di sale e lo zucchero semolato, quando risultano belli sodi unire lo zucchero a velo e montare ancora un poco.
Unire, in un solo colpo, le farine, mescolando dall'alto verso il basso, con una spatola, per non smontare il composto.
Versare il composto in una sac a poche munita di bocchetta liscia e piccola e formare 3 dischi a spirale su 3 leccarde foderate di carta forno (consiglio di disegnare il cerchio con diametro di 28/30 cm sulla carta e di partire dal centro per facilitare l'operazione). Cuocere in forno ventilato a 180° per 20/25 minuti, sfornare e fare raffreddare completamente.
Nel frattempo preparare lo zabaione: sbattere i tuorli con lo zucchero fino a renderli bianchi e spumosi, aggiungere il vino e il marsala e portare a cottura a bagnomaria, mescolando con una frusta finchè vedrete la crema che "scrive".
Preparare la crema al burro: montare il burro morbido con lo zucchero a velo fino e rendere il composto spumoso e gonfio.
Spalmare uno strato di crema al burro su di un disco, unire un poco di scaglie di cioccolato e lo zabaione fatto cadere a filo, coprire con il secondo disco e farcire con quasi tutta la crema al burro, scaglie di cioccolato e zabaione, coprire con il terzo disco, pareggiare la circonferenza con un poco di crema al burro che ricoprirete con la granella di nocciole.
Si conserva diversi giorni fuori dal frigorifero per l'alta percentuale di grassi.
A piacere la crema al burro può essere sostituita con 5 dl di panna montata e zuccherata con 3 cucchiai di zucchero a velo.
e oltre alla mitica Torta Elvezia,
certo non possiamo trascurare gli altri dolci che sono certo degni di nota e di lode (grande Gianfranco!)
ecco la torta delle rose, una delle mie preferite,
il budino belga
la torta di tagliatelle
la sbrisolona classica e quella al cioccolato
la torta mantovana
..e come chiamarlo se non un corso dolcissimo?....
domenica 24 aprile 2011
L'UOVO FIABA DI PAUL DE BONDT
clicca per ingrandire
"Il coniglietto porta le carote alla sua coniglietta (rappresentata con le labbra rosse per sembrare una bimba - come si dice a Pisa -) carote che ha rubato nell'orto del vicino il quale quindi è molto arrabbiato". Così recita De Bondt nel video dell' uovo fiaba, un video che ho visto al ritorno dal corso sulla lavorazione del cioccolato e mi ha talmente estasiata da farmi dire: "troppo bello: questo sarà il regalo di Pasqua per i miei bambini". Divido con voi la mia esperienza perchè tanti sono stati gli errori che potevo evitare per ottenere un risultato senza difetti (o quasi) ma.....nonostante le diverse imperfezioni....è piaciuto davvero tanto.
Naturalmente vi consiglio di vedere il video.
Ho iniziato temperando il cioccolato (al latte perchè è quello preferito in casa mia): ho utilizzato un kg di cioccolato perchè il temperaggio, sulle grandi quantità, riesce meglio. L'ho quindi sciolto in micoonde utilizzando una ciotola di plastica perchè il vetro si scalda eccessivamente, alla massima potenza, per un minuto. Poi ancora per un minuto, sempre alla massima potenza e poi, mantenendola, ho iniziato a ridurre il tempo fino a portare il cioccolato ad una temperatura di 45° (fosse stato fondente sarebbero stati 50°), ogni volta mescolando con attenzione utilizzando una spatola. A questo punto ho rovesciato sul tavolo di marmo poco più di un terzo e ho iniziato a spatolare fino a portare il cioccolato alla temperatura di 18-19°; l' ho poi raccolto, l'ho messo in una ciotola di vetro e ho iniziato ad aggiungere, poco alla volta, il cioccolato caldo fino a raggiungere la temperatura di 29° (sarebbero stati 31° se fosse stato fondente). Attenzione a NON superare mai la temperatura di 33° altrimenti bisogna ricominciare da capo.
Come prima cosa ho riempito lo stampo in policarbonato a forma di uovo, mettendo una grande quantità di cioccolato temperato e continuando a roteare lo stampo in modo da formare uno strato piuttosto spesso. Al mio primo tentativo avevo riempito lo stampo e subito capovolto per farlo sgocciolare: in questo modo lo spessore è veramente esiguo e rischia, come difatti è avvenuto, di rompersi alla minima manipolazione.
Se avessi avuto uno stampo doppio avrei risparmiato di certo tempo, io ho dovuto produrre una metà un giorno e l'altra il giorno seguente. Per unirle ho scaldato una leccarda in forno a 50° per 5 minuti e poi fatto scorrere un mezzo uovo per unirlo poi all'altro. Ricordatevi di maneggiare l'uovo utilizzando dei guanti in lattice controllando che non abbiano quella terribile polverina bianca che renderebbe il vostro uovo ben coperto d'impronte!
Ho proseguito poi con la base, e con un coppapasta scaldato sul fuoco e mantenuto ben saldo con una pinza, ho creato porta e finestra.
Per appoggiare l'uovo sulla base, l'ho scaldato sul fondo di una pentola.
Arriva ora la parte più complessa o che perlomeno io credevo fosse tale perchè De Bondt utilizza un aerografo riempito di una miscela di cioccolato fuso e burro di cacao. Non possedendolo ho utilizzato uno spruzzino: grande sbaglio! Lo spruzzino, seppur con vaporizzatore, non nebulizza e quindi si sono formate delle gocce evidenti. Tra l'altro non conoscendo la proporzione tra cioccolato e burro di cacao, ho capito di aver abbondato con quest'ultimo perchè, dopo l'asciugatura, si è formata una patina biancastra. Se quindi all'inizio il mio uovo era ben lucido con qualche impronta, è diventato poi piuttosto indecente. La rabbia era tanta anche perchè con eccessivo ritardo ho scoperto che i lucidanti spray alimentari si trovano in vendita in comode bombolette ... avrei voluto ricominciare da capo....ma poi ho cercato di convincermi che andava già bene così...in fondo è il mio primo uovo....e non un uovo normale! un uovo fiaba!
Aggiungiamoci che la lavorazione è avvenuta a tempo perso (e vi assicuro che il mio è davvero poco!)....nascondendo ogni volta il lavoro nell'armadio perchè i bimbi non lo vedessero!....E' stato quindi un lavoro molto lungo...
E allora ho proseguito con i miei coniglietti di marzapane, cercando di evidenziare la il musetto arrabbiato del vicino e quello innamorato del coniglietto che porta le carote. Ho poi aggiunto una "spruzzata" di zucchero a velo colorato e sistemato qualche fiorellino di marzapane qua e là giusto per coprire le imperfezioni più evidenti.
Inutile dire che ai bimbi è piaciuto tanto....e che la richiesta è stata quella di mangiarlo immediatamente.... cosa naturalmente vietata categoricamente: l'ho posizionato, avvolto da carta trasparente e un bel fiocco azzurro, dove le loro manine certo non arrivano, per scartarlo insieme, oggi, giorno di Pasqua.
"Il coniglietto porta le carote alla sua coniglietta (rappresentata con le labbra rosse per sembrare una bimba - come si dice a Pisa -) carote che ha rubato nell'orto del vicino il quale quindi è molto arrabbiato". Così recita De Bondt nel video dell' uovo fiaba, un video che ho visto al ritorno dal corso sulla lavorazione del cioccolato e mi ha talmente estasiata da farmi dire: "troppo bello: questo sarà il regalo di Pasqua per i miei bambini". Divido con voi la mia esperienza perchè tanti sono stati gli errori che potevo evitare per ottenere un risultato senza difetti (o quasi) ma.....nonostante le diverse imperfezioni....è piaciuto davvero tanto.
Naturalmente vi consiglio di vedere il video.
Ho iniziato temperando il cioccolato (al latte perchè è quello preferito in casa mia): ho utilizzato un kg di cioccolato perchè il temperaggio, sulle grandi quantità, riesce meglio. L'ho quindi sciolto in micoonde utilizzando una ciotola di plastica perchè il vetro si scalda eccessivamente, alla massima potenza, per un minuto. Poi ancora per un minuto, sempre alla massima potenza e poi, mantenendola, ho iniziato a ridurre il tempo fino a portare il cioccolato ad una temperatura di 45° (fosse stato fondente sarebbero stati 50°), ogni volta mescolando con attenzione utilizzando una spatola. A questo punto ho rovesciato sul tavolo di marmo poco più di un terzo e ho iniziato a spatolare fino a portare il cioccolato alla temperatura di 18-19°; l' ho poi raccolto, l'ho messo in una ciotola di vetro e ho iniziato ad aggiungere, poco alla volta, il cioccolato caldo fino a raggiungere la temperatura di 29° (sarebbero stati 31° se fosse stato fondente). Attenzione a NON superare mai la temperatura di 33° altrimenti bisogna ricominciare da capo.
Come prima cosa ho riempito lo stampo in policarbonato a forma di uovo, mettendo una grande quantità di cioccolato temperato e continuando a roteare lo stampo in modo da formare uno strato piuttosto spesso. Al mio primo tentativo avevo riempito lo stampo e subito capovolto per farlo sgocciolare: in questo modo lo spessore è veramente esiguo e rischia, come difatti è avvenuto, di rompersi alla minima manipolazione.
Se avessi avuto uno stampo doppio avrei risparmiato di certo tempo, io ho dovuto produrre una metà un giorno e l'altra il giorno seguente. Per unirle ho scaldato una leccarda in forno a 50° per 5 minuti e poi fatto scorrere un mezzo uovo per unirlo poi all'altro. Ricordatevi di maneggiare l'uovo utilizzando dei guanti in lattice controllando che non abbiano quella terribile polverina bianca che renderebbe il vostro uovo ben coperto d'impronte!
Ho proseguito poi con la base, e con un coppapasta scaldato sul fuoco e mantenuto ben saldo con una pinza, ho creato porta e finestra.
Per appoggiare l'uovo sulla base, l'ho scaldato sul fondo di una pentola.
Arriva ora la parte più complessa o che perlomeno io credevo fosse tale perchè De Bondt utilizza un aerografo riempito di una miscela di cioccolato fuso e burro di cacao. Non possedendolo ho utilizzato uno spruzzino: grande sbaglio! Lo spruzzino, seppur con vaporizzatore, non nebulizza e quindi si sono formate delle gocce evidenti. Tra l'altro non conoscendo la proporzione tra cioccolato e burro di cacao, ho capito di aver abbondato con quest'ultimo perchè, dopo l'asciugatura, si è formata una patina biancastra. Se quindi all'inizio il mio uovo era ben lucido con qualche impronta, è diventato poi piuttosto indecente. La rabbia era tanta anche perchè con eccessivo ritardo ho scoperto che i lucidanti spray alimentari si trovano in vendita in comode bombolette ... avrei voluto ricominciare da capo....ma poi ho cercato di convincermi che andava già bene così...in fondo è il mio primo uovo....e non un uovo normale! un uovo fiaba!
Aggiungiamoci che la lavorazione è avvenuta a tempo perso (e vi assicuro che il mio è davvero poco!)....nascondendo ogni volta il lavoro nell'armadio perchè i bimbi non lo vedessero!....E' stato quindi un lavoro molto lungo...
E allora ho proseguito con i miei coniglietti di marzapane, cercando di evidenziare la il musetto arrabbiato del vicino e quello innamorato del coniglietto che porta le carote. Ho poi aggiunto una "spruzzata" di zucchero a velo colorato e sistemato qualche fiorellino di marzapane qua e là giusto per coprire le imperfezioni più evidenti.
Inutile dire che ai bimbi è piaciuto tanto....e che la richiesta è stata quella di mangiarlo immediatamente.... cosa naturalmente vietata categoricamente: l'ho posizionato, avvolto da carta trasparente e un bel fiocco azzurro, dove le loro manine certo non arrivano, per scartarlo insieme, oggi, giorno di Pasqua.
mercoledì 13 aprile 2011
MILLEFOGLIE DI CRESPELLE CON VERDURE DI PRIMAVERA E SALSA AL GRANA
L'ho detto più di una volta: questo piatto mi fa impazzire! E' talmente gustoso che l'ho dovuto ripetere a casa a pochi giorni dal corso Cerimonie in famiglia ed è piaciuto pure a mio marito che quando sente parlare di verdure storce un po' il naso, l'ha mangiata pure mio figlio più grande (....non proprio tutto: ha scartato ogni traccia di verdura e si è mangiato le crespelle)....mentre il piccolo....sorvoliamo: ha girato lo sguardo dalla parte opposta perchè appariva all'occhio troppo "verde". Per la verità ho pure cercato di adattare la ricetta ai gusti della mia famiglia e ho eliminato gli asparagi e i funghi aggiungendo cubettini di patate ma io ve la propongo come servita da Gianfranco, poi ognuno potrà adattarla al gusto personale inserendo altre verdure oppure, perchè no?, del prosciutto di Praga o del pollo tagliato a cubettini saltato a parte in padella,....in ogni caso, sono certa, sarà deliziosa.
Ingredienti per una lasagnera di 35x25
Per le crespelle
6 dl di latte
5 uova
sale
300 gr di farina
100 gr di spinaci lavati, passati in centrifuga da insalata e poi ben asciugati
Frullare gli spinaci ben asciutti con la farina (io ho utilizzato il bimby con velocità turbo e ho ottenuto una farina colorata di verde in modo omogeneo), impastare con il resto degli ingredienti e far riposare per un'ora, mescolando di tanto in tanto.
Pennellare di burro fuso la lasagnera antiaderente, versare un mestolo grande d'impasto, muovere la teglia in modo che ricopra il fondo in modo uniforme e poi mettere in forno a 200° per 4/5 minuti ossia fino a quando vedrete sollevarsi la crespella facendo delle belle bolle. A questo punto togliere dal forno, capovolgere scuotendo leggermente per far uscire la crespella e poi ripetere l'operazione pennellando ogni volta di burro fino ad esaurimento impasto. Ecco un modo veramente comodo per preparare le crespelle evitando la cottura col padellino che ovviamente è da seguire con attenzione.
Per il ripieno
800 gr di zucchine
500 gr di asparagi
300 gr di funghi champignon
4 carote novelle
60 gr di cipollotto
sale e pepe
basilico
olio extra vergine d'oliva
1 spicchio di aglio
brodo vegetale
Tagliare a rondelle sottili le zucchine dopo averle lavate e spuntate, pulire i funghi e poi tagliarli a lamelle, tagliare a losanghe gli asparagi.
Scaldare in una padella un filo d'olio con il cipollotto tritato, poi unire prima le carote a cubetti poi gli asparagi e dopo qualche minuto le zucchine e portare a cottura con un poco di brodo (poco alla volta perchè non devo ottenere un composto brodoso. Utilizzare una pentola larga su fiamma vivace). Al termine sistemare di sale e pepe e profumare con basilico.
Rosolare lo spicchio d'aglio con olio, unire i funghi e cuocere a fiamma vivace, al termine insaporire con sale e pepe. Unire alle altre verdure.
Per la vellutata (risulterà piuttosto morbida: se invece degli strati si vogliono preparare dei fagottini utilizzarla più soda mettendo 100 gr di burro e 100 gr di farina al posto degli 80 gr)
5 dl di brodo vegetale
5 dl di panna fresca
80 gr di burro
80 gr di farina
sale, pepe, noce moscata
timo
100 gr di grana grattugiato
Sciogliete il burro in una casseruola, unire la farina (in un sol colpo) e cuocere il roux per alcuni minuti, versare il brodo e la panna freddi e portare a bollore lasciando per qualche minuto. Al termine aggiungere il grana, aggiustare di sapore e profumare con noce moscata e timo.
Montaggio delle millefoglie
Imburrare una pirofila, fare uno strato con le crespelle poi uno con le verdure precedentemente mescolate alla vellutata, continuare a strati, terminare con le verdure, se li avete, ricoprire con i fiori di zucchina privati dei pistilli e poi coprire con uno strato di pasta che serve solo per proteggere lo strato sottostante. Mettere in forno a 180° per 15/18 minuti. Togliere la pasta di protezione e servire.
domenica 10 aprile 2011
CORSO ALLE TAMERICI: IL PANE IN FORMATO MIGNON
Io Ilio lo adoro! E' paziente, simpatico, bravissimo e molto molto pratico. Le sue preparazioni sono sempre adeguate alle esigenze di casa: forni normali, tempi a disposizione ridotti, ingredienti reperibili da tutti. E sempre, i prodotti che ne escono, sono superlativi.
La giornata di ieri è passata all'insegna dell'allegria, tutte (ed eravamo tantissime!!!) abbiamo lavorato sotto il suo occhio vigile e sempre pronto ad aiutare e a correggere e se qualche "forma" creata dalle nostre mani non è uscita assolutamente perfetta, è comunque stata frutto di impegno, amore e tanta passione. Abbiamo così creato un cestino del pane degno di un grande chef.
Fondamentale è stata la pasta Giolly, così chiamata perchè utilizzabile per tantissime preparazioni dolci e salate.
Oggi l'abbiamo trasformata in quadratini alla mortadella, una tentazione terribile, se ne assaggi uno poi non ti fermi più, per dirla con una simpatica espressione utilizzata da una compagna di corso: "sono quadratini davvero insidiosi!"
La pasta Giolly è diventata anche un delizioso panino al mais che poi abbiamo farcito con una delicata e superlativa crema al gorgonzola
Avremmo poi potuto proseguire con panzerotti ripieni di melanzane e pomodori, con ciambelline spolverate di zucchero e fritte o cotte al forno, oppure spolverate di grana e sempre cotte nello stesso modo...ma il tempo è sempre tiranno e allora ci siamo dilettate con un altro impasto lievitato formando:
i panini di sesamo a bocconcino che sono stati anche trecce e un delizioso pane in cassetta
i rustici: con lardo, rosmarino, basilico e grana che in alternativa possiamo farcire con i gustosi ciccioli di maiale
e poi tanti panini fantasia:
il nodo savoia e la colombina
le palline con semi di papavero e di sesamo,
le treccine
c'è solo l'imbarazzo della scelta....e se ci aggiungiamo che Ilio ci ha fatto iniziare la giornata con una super colazione a base di "bensoni" di diverso tipo (se volete assaggiarli fate un giretto nella sua panetteria di Modena ;-) ), che Gianfranco ci ha deliziate per il pranzo con formaggi, salumi, coppa affumicata, coniglio in insalata che sono stati il companatico delle nostre creazioni, che ero in compagnia di persone troppo simpatiche....come potrebbe non essere stata una meravigliosa giornata?
giovedì 7 aprile 2011
CORSO ALLE TAMERICI: CERIMONIE IN FAMIGLIA
Ma come farà??!!! E' questo che mi chiedo pensando ai corsi proposti da Gianfranco per le varie occasioni di ogni anno (Pasqua, Natale, Cerimonie..), dal titolo simile ma con piatti ogni anno sempre diversi. Diversi ma non solo, direi...sempre affascinanti, speciali, simpatici, fantasiosi.....che rispecchiano proprio la sua personalità.
Così è stato anche ieri sera al corso delle cerimonie, ancora una volta un grande successo con piatti da vero gourmet.
Ecco il menù:
Insalata liquida con burrata e pane croccante: un simpatico bicchierino in cui alternare uno strato di burrata, una crema di lattuga e scarola e gustose briciole di pane diventate croccanti in padella con olio e pomodorini secchi (che, a piacere, possono essere sostituiti da appetitose acciughe)
Crostone con carpaccio di petto d'anatra, salsa di albicocche e noci: albicocche e noci caramellate da zucchero e aceto di mele che si sposano, in maniera perfetta, con fettine sottili di petto d'anatra....eccezionale!
Code di gambero con carote e asparagi: bellissima l'idea di avvolgere il gambero in una sottile fettina di carota cotta a vapore e condita con un filo d'olio e scorza grattugiata d'arancia
Millefoglie di crespelle con verdure di primavera e salsa al grana: chi mi conosce sa che non amo particolarmente le verdure. Nonostante questo ho giudicato questo piatto, totalmente vegetariano, davvero superlativo...sarà la vellutata, sarà la crespella agli spinaci (a proposito comoda la cottura in forno...a prestissimo la ricetta ;-) fatto sta che sarà presto sulla mia tavola
Coppa leggermente affumicata con crema di patate: per evitare il solito arrosto e portare in tavola qualcosa di veramente speciale, da servire a temperatura ambiente affettata sottile con un contorno a base di maionese oppure calda con una delicata crema di patate
Insalata di trota e salmone in due consistenze con olio al timo limoncino: un'insalata mista con rucola, fagiolini e piselli che diventa la base per bocconcini di salmone e di trota conditi con olio al timo limoncino per dare un tocco speciale
Sformatini di pecorino con agretti alla pancetta: da servire a temperatura ambiente, sono davvero gustosissimi! Da presentare prima del dolce come formaggio oppure come splendido antipasto
Semifreddo cioccolato bianco e fragole: golosa? e come si potrebbe non esserlo con una crema al cioccolato bianco che copre una mousse di fragole sopra un cerchio di mandorle tostate unite a dell'ottimo cioccolato fondente? Deliziosamente divino!
Chapeau Maestro! Alla prossima.