giovedì 29 gennaio 2009

CAPPONE ALLA GIANFRANCO



E' il cappone alla Stefani rivisitato...da Gianfranco delle Tamerici. E' un secondo (ma può essere proposto anche come antipasto) veloce, leggero e molto gustoso che ci ha insegnato oggi durante la ripresa televisiva di rai 1 per il programma "Linea Verde" in onda la domenica mattina....managgia....credevo di fare la comparsa e invece sono stata pure intervistata...Comunque complimenti al maestro che ha sempre tante, tantissime cose da insegnarmi...
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Lessare il cappone con sedano, carota e cipolla e, una volta cotto, lasciarlo raffreddare nel liquido di cottura. Spolpare la carne in pezzi non troppo piccoli, lasciarla intiepidire e poi coprire con olio extra vergine d'oliva non troppo forte (tipo olio del Garda). Non aggiungere aglio o aromi particolari, al massimo qualche fogliolina di salvia, se piace un gusto più intenso. La carne si prepara 24 ore prima di essere consumata in modo che si insaporisca al meglio. Poco prima di servirla preparare un letto d'insalatina verde, condire con sale e , mettere al centro la carne, attorno qualche scaglia di grana, cospargere di mostarda di pere e un filo di aceto balsamico. La ricetta del cappone alla Stefani (ricetta gonzaghesca per eccellenza) prevede, al posto della mostarda, il cedro candito, niente parmigiano ma uvetta e pinoli. Direi che questa è un'ottima variante.

mercoledì 28 gennaio 2009

FRITTELLE DI CARNEVALE


La ricetta è di Agnese e ci tengo a sottolinearlo perchè è bravissima...ogni suggerimento risulta azzeccato. Attenzione a cuocerne una piccola quantità (tipo noce) perchè, nell'olio bollente, si gonfia talmente tanto da raggiungere poi una dimensione eccessiva....ma l'esperienza insegna.....

Ingredienti
400 gr farina 0
200 gr zucchero
4 uova
250 gr latte
un pizzico di sale
1 bicchierino di brandy
1 mela renetta
1 bustina di vanillina
300/350 gr uvetta
1 bustina di lievito.


Cubettare la mela, ammollare l'uvetta e mescolare bene con gli altri ingredienti.
IMPORTANTE: fare riposare l'impasto per 4 ore.
Friggere in una larga padella utilizzando olio di semi (io utilizzo mais o girasole o arachidi) e a piccole dosi.



martedì 27 gennaio 2009

PIZZA IN TEGLIA A LUNGA MATURAZIONE


Nessun dubbio: è la miglior pizza in teglia che abbia mai fatto. La ricetta è di Adriano, il maestro dei lievitati (http://profumodilievito.blogspot.com) e seppur da programmare con 48 ore di anticipo direi che ne vale assolutamente la pena.
Ingredienti
800 gr farina w 300 (in alternativa Manitoba del supermercato, senza tagli)
640 – 700 gr acqua naturale (a seconda dell’assorbimento della farina)
4 gr lievito fresco
18 gr sale
3 cucchiai olio extra vergine d'oliva
Ore 19
Ho sciolto il lievito nell’acqua, ho unito ¾ della farina ed ho avviato il ken con la frusta a k a vel.1. Quando l’impasto ha assunto l’aspetto di una crema, ho inserito il sale e poco dopo la restante farina, ho lasciato andare per 4 min. Ho aumentato la velocità a 1,5 ed impastato fino ad ottenere l’incordatura, dopodichè ho aggiunto l’olio a filo.Quando il tutto mi è sembrato ben amalgamato e ben legato, ho montato il gancio e riavviato a vel. 1, 5, impastando fino a che non ha ripreso ad incordare. Ho ribaltato l'impasto con una spatola e lasciato girare per 2-3 min finchè apparso legato, liscio ed elastico.
Ho trasferito il tutto in un grosso contenitore da frigo (ho utilizzato un ciotolone della tupperware con coperchio) e lasciato a temperatura ambiente per 30 min. Poi ho messo in frigorifero in una zona a 5-6°. Verso le ore 16 di due giorni dopo Adriano dice di spostare il contenitore nello scomparto frutta. Visto che nel mio frigorifero la temperatura è uguale, ho messo il ciotolone sul pianerottolo di casa dove la temperatura è sicuramente più alta rispetto a quella del frigorifero (pizza che naturalmente non riuscirò a fare in estate).
Verso le ore 18 ho messo a temperatura ambiente e dopo circa 90 min. ho spezzato la pasta in due pezzi. Con il taglio in alto ho dato una piegatura a tre, come per la pasta sfoglia, ho messo la chiusura sotto e coperto a campana.
Dopo 20 min ho steso la pasta con le dita aiutandomi con farina di semola, facendo attenzione a non schiacciarla e a distribuire i gas con la punta delle dita.
Ho trasferito in due teglie grandicelle unte e lasciato lievitare a 26/30° per 30 min . Ho condito con il pomodoro (pelati lasciati scolare dal mattino e poi frullati) ed il sale ed infornato a 250° statico alla prima tacca in basso. Dopo 10/12 min ho distribuito la mozzarella (lasciata scolare in frigorifero già dalla sera precedente e già tagliata a pezzettini, tolta dal frigorifero in mattinata e ben strizzata), un filo d’olio e rimesso nel forno, posizionando alla seconda tacca in alto per altri 5 min. Con la mozzarella ho aggiunto carciofi e tonno.

sabato 24 gennaio 2009

LASAGNE ALLA BOLOGNESE


Sarà che Margherita e Valeria, le mitiche sorelle Simili, mi hanno insegnato a fare un ragù strepitoso, sarà perchè da loro ho imparato mille trucchi....fatto sta che questo primo è diventato ora il mio piatto forte....e uno dei nostri preferiti....

ingredienti per la sfoglia: gr. 220 di farina tipo 0 e 2 uova

Setacciare la farina per darle aria e fare una bella fontana. Il peso della farina è solo indicativo perchè a volte la farina assorbe di più e anche le uova variano molto. Per questo motivo tenete a parte un pò della farina. Mettere al centro della fontana le uova, che per prudenza vanno rotte a parte in una ciotola, e battetele con una forchetta finchè l'albume si sarà rilassato. Aggiungete una parte della farina prendendola dall'interno della fontana per addensare le uova evitando che, rotto l'anello, si spargano sul tagliere quando s'inizia l'impasto. Coprite le uova con la rimanente farina, inserite sotto una sottile spatola e sollevate questo amalgama sul centro premendo. Fatelo tutt'attorno finchè la farina sarà stata quasi completamente assorbita, aggiungete farina se necessario, senza lavorare ma ammassando brevemente. Mettete l'impasto in una fondina e coprite con un piatto. Questo non è il riposo, serve solo a riparare l'impasto che non deve mai essere abbandonato scoperto sul tavolo altrimenti farebbe la crosta. Come continuano le Simili nel loro fantastico libro che non dovrebbe mancare nelle case di chi ama la buona cucina ("Sfida al matterello") a questo punto lavarsi per bene le mani e pulire il tagliere per togliere quei piccoli frammenti di pasta secca che potrebbero provocare dei piccoli fori nella sfoglia.
Ora riprendere l'impasto e lavorarlo non con violenza ma accarezzandolo per evitare che si smagli. Non schiacciatelo mai premendolo sul tavolo ma fatelo rotolare brevemente sul tagliere facendo una pressione non verso il basso ma verso l'esterno, fino a quando l'impasto sarà liscio al tatto. A questo punto, anche se l'impasto non vi sembrerà perfettamente amalgamato, potete fermarvi. Ricordate che se lo lavorerete troppo a lungo la sfoglia potrebbe risultare troppo liscia. E' molto importante che, durante la lavorazione, il centro sia sempre coperto, per cui state attente a premere sempre sulla parte piegata, altrimenti il centro si scopre e vi troverete con un buco che avrà trasformato il vostro impasto in una indesiderata ciambella.
Raccogliete al centro le pieghe e formate un "bottone" che premerete sul centro. Mettete nuovamente l'impasto nella fondina con il "bottone" verso il basso. Coprite con il piatto e lasciate riposare almeno 20-30 min.
Tirare la sfoglia non troppo sottile e tagliarla a rettangoli di circa 12x25 , tenete gli eventuali ritagli per coprire gli spazi che possono rimanere scoperti. Per avere un buon risultato con la macchina dovete utilizzare il mattarello per assottigliare la pasta fino a quando lo spessore sia inferiore a quello del rullo più largo. Rispettare tutti i passaggi e fermarsi al penultimo per non avere una pasta troppo sottile.
Lessarla in acqua bollente salata per circa 10 secondi dalla ripresa del bollore. Raccoglieteli e gettateli un attimo in una ciotola d'acqua fredda salata con sale sottile e stendeteli subito su dei canovacci e asciugateli.

Per questa dose di pasta preparare:
un ragù fatto con 500 gr di carne
una besciamella fatta con 500 gr di latte
parmigiano grattuggiato
una teglia da forno cm 25x35

La prima cosa importante da tener presente è che in questo piatto è vitale sentire la pasta altrimenti avrete la sensazione di mangiare delle forchettate di sugo trasformando il tutto in un piatto eccessivamente ricco. La pasta deve rimanere in prima persona facendo da strato separatore per questo la sfoglia non deve essere troppo sottile e necessariamente al dente.
Non mettete la besciamella sul ragù o, peggio, nel ragù i sapori si confonderebbero, la besciamella perderebbe la sua dolcezza e il ragù la sua personalità con il risultato di un sapore piatto e monotono. Ciò che le rende così piacevoli è il contrasto fra questi due elementi.
Quando spargete il ragù e la besciamella sullo strato di sfoglia ricordatevi che qua e là si deve intravedere per cui non copritela completamente.
Per rendere più veloce la preparazione di questo piatto potete preparare il ragù e la besciamella il giorno prima. Al momento in cui vi serviranno saranno solo da scaldare, cosa che farete dopo aver cotto la sfoglia. Ricordatevi però che la besciamella vorrà ancora un po'di latte perchè raffreddandosi si addensa un poco. La sfoglia la potete fare molto prima: tagliatela, fatela asciugare e raccoglietela in un sacchetto tipo gelo e tenetela nel freezer. Oppure fatela anche 2 giorni prima: tagliatela, asciugatela un poco e tenetela separata da dei canovacci.
Altra cosa: ricordatevi che le lasagne devono riposare 5-10 min fuori dal forno prima di essere servite.

IL RAGU'
"Sua maestà il ragù va trattato con estrema attenzione. Un tempo si faceva in grandi tegami di coccio a base larga e piuttosto bassi che si mettevano sulla brace. Il coccio e il calore forte e omogeneo della brace facevano sì che la carne si rosolasse senza perdere il succo, rimanendo più saporita e morbida. Per cercare perciò di rioprodurre questa preziosa rosolatura iniziare il ragù in padella e trasferirlo poi nel tegame a rosolatura avvenuta. Una volta nel ragù si usavano anche le rigaglie del pollo, cuore, ventrigli e fegatino. Ingredienti dal sapore molto forte che non sono più graditi ad un palato moderno. Di questi ingredienti è rimasto solo il fegatino e" come dicono le Simili, "per favore, non toglietelo. Se non vi piace il fegato, mettetene meno, solo la metà, ma mettetelo perchè in così poca quantità non lo sentirete in prima persona ma riempirà moltissimo il sapore rendendolo molto più corposo. Non disarmatevi: la spiegazione è molto lunga, ma la realizzazione sarà più breve e, credetemi, ne varrà la pena, il risultato sarà splendido."

ingredienti
gr 25 burro
gr 50 pancetta o prosciutto di parma
gr 500 manzo tritato - cartella -
gr 500 pomodori pelati passati
2 cucchiai di cipolla tritata
2 cucchiai di sedano tritato
2 cucchiai di carota tritata
1 fegatino di pollo tritato
mezzo bicchiere di vino bianco secco
2 bicchieri di latte
2 bicchieri di brodo
sale, pepe, pochissima noce moscata, 2 cucchiai di olio

preparate gli ingredienti
- Tritate le verdure separatamente
- Tritate la pancetta
- Preparate il fegatino. Pulitelo bene. State attente a togliere anche la più piccola traccia verde lasciata dal fiele perchè molto amaro. Non tritatelo ma schiacciatelo con la lama di un coltello e liberatelo dalla nervature staccandone i pezzetti di carne e solo allora tritatelo sempre e solo con il coltello. Dovete fare tutto questo perchè se rimanesse del fegato attaccato alle nervature non si amalgamerebbe agli altri ingredienti per cui il sapore sarebbe più intenso.
- Tenete a portata di mano il vino
- Tenete vicino al fornello il latte
- Mettete pomodoro e brodo in un tegame e tenetelo sul fuoco molto basso.

Mettete nella padella il burro e l'olio poi unite subito la cipolla. Fate rosolare lentamente mescolando molto spesso. All'inizio i grassi assumono un colore lattiginoso e il profumo sarà molto aspro per la presenza dell'acqua di vegetazione che la cipolla avrà messo fuori. Appena questo umore sarà stato assorbito, i grassi saranno diventati di nuovo limpidi ed il profumo si sarà addolcito, solo allora unite il sedano e dopo un minuto la carota. Se infatti rosolate tutte insieme le tre verdure il succo della cipolla verrebbe assorbito dalle altre due, il suo sapore così intenso nasconderebbe il sapore più delicato della carota e del sedano trasformando il tutto in cipolla.
Appena questo fondo sarà pronto, unite la pancetta e lasciatela rosolare per un minuto.
Adesso tocca al fegatino: liberate il centro della padella dalle verdure mettendole tutte intorno sul bordo. Il fegatino coagula all'istante e si aggrappa a qualsiasi ingrediente gli venga avvicinato cedendogli il suo sapore che risulterà perciò molto intenso. Mettete il fegatino al centro della padella e lasciatelo solo, sempre schiacciandolo e mescolandolo fino a quando avrà cambiato completamente colore, il che significa che è già cotto. Solo allora potete rimettere le verdure al centro e mescolare il tutto per un attimo.
E adesso la carne,momento molto delicato. Per evitare di ritrovarsi la carne praticamente in brodo, pochi secondi dopo che l'avrete aggiunta agli altri ingredienti, procedete così: alzate il fuoco al massimo e dopo un attimo unite un terzo della carne sgranandola sulla padella, con una paletta di legno schiacciatela e giratela continuamente, lasciando il fondo della padella sempre in parte scoperta per permettere al vapore che si andrà formando di evaporare evitando così che si trasformi in liquido. Appena la prima parte di carne avrà cambiato parzialmente di colore, liberate di nuovo il centro della padella e unite ancora un terzo di carne sgranandola e mescolandola come la precedente, poi unite, sempre al centro, la rimanente.
Quando la carne sarà tutta rosolata unite una prima parte del vino versandolo non sulla carne ma sui bordi della padella perchè non potete mettere degli ingredienti freddi sulla carne bollente per cui, quando il vino raggiungerà la carne si sarà sicuramente già riscaldato.
Non versate tutto il vino in una volta ma fatelo evaporare in due o tre riprese. Il vino sarà completamente evaporato non quando lo vedrete sparire come liquido dalla padella, ma quando non ne sentirete più il profumo.
A questo punto unite il latte caldo in due o tre riprese e fatelo assorbire fino a quando avrà fatto una bella crema. Salate, pepate e trasferite il tutto in un tegame più piccolo e alto per evitare che durante la cottura evapori troppo velocemente.
Unite pomodoro e brodo caldi, regolate il fuoco e fate sobbollire il ragù per circa 2 ore mescolando spesso. Se lo usate per tagliatelle, ricordatevi che dovete tenerlo un pò più morbido.

LA BESCIAMELLA
La base di questa salsa è il roux che è semplicemente una eguale quantità di burro e farina rosolati insieme.
Ingredienti
gr 40burro
gr 40 farina
gr 500 latte

Mettete il burro in un tegame e fatelo fondere. Togliete dal fuoco e gettate la farina setacciandola con uno spargi zucchero o un colino. Fatela assorbire completamente , poi tornate sul fuoco e, sempre mescolando, fate rosolare dolcemente per 1-2 minuti. Togliete di nuovo dal fuoco e gettate tutto il latte bollente battendo con una piccola frusta, appena amalgamato ritornate sul fuoco e sempre mescolando riportate a bollore. Se la salsa è destinata a passare in forno sarà sufficiente bollirla 2-3 minuti, se invece va usata direttamente, fatela bollire almeno 8-10 minuti. A piacere aggiungere poco sale e poca noce moscata.

Torniamo ora alle nostre LASAGNE:
Imburrate leggermente la teglia, coprite il fondo con uno strato di sfoglia e versate un terzo del ragù, spargetelo bene, spolverate con parmigiano poi fate un altro strato di sfoglia condendolo con la metà di besciamella e parmigiano e così via finendo con ragù e parmigiano. Con il dorso di un cucchiaio pareggiate i lati inserendo dentro la sfoglia che sporge, altrimenti si secca troppo.
Se vi piace la superficie più morbida coprite il ragù con un altro strato di sfoglia che lo riparerà dal calore impedendo che si secchi, sfoglia che toglierete prima di servire. Forno 200°per circa 15-20 minuti.

SEMPLICI PANINI CON LIEVITO MADRE


E' in pane più semplice e più naturale possibile...quello che ti permette di consumare un pò di lievito madre. In famiglia non piace l'eventuale retrogusto acido per cui lo utilizzo dopo un rinfresco fatto la sera precente...
400 gr di lievito madre appena rinfrescato
400 gr di farina 00
200 gr d'acqua
10 gr sale
1 cucchiaio olio
Impasto e lavoro finchè ben amalgamato. Divido in pezzetti da 60 gr e per ciascuno formo un filoncino che arrotolo a chiocciola (tipo girella). Alzo la chiocciolina, che appoggia quindi sulla superficie meno estesa, e con il palmo della mano la schiaccio leggermente. Metto i panini sulla latta ricoperta di carta forno, li copro con un ulteriore foglio e un asciugamano. Metto a lievitare in luogo tiepido per circa 4 ore. Nel frattempo accendo il forno a 230° ventilato, scopro delicatamente i panini e inforno per circa 20/30 min.

mercoledì 21 gennaio 2009

IL PANE CARRE' DELLE SORELLE SIMILI


Ideale per toast, panini, tartine. Conservatelo in un sacchetto, affettato nel freezer così sarà già pronto quando ne avrete bisogno.
Ingredienti per uno stampo a cassetta quadrato con coperchio di 35x10
750 gr farina 00
30 gr lievito di birra
30 gr burro o strutto morbidi
15 gr sale
380 gr circa di acqua
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di malto.
Versare in una ciotola quasi tutta l'acqua, sciogliere il lievito di birra, unite un pugno o due di farina, poi lo zucchero, il sale, il malto e battete. Unire poi il resto della farina e dell'acqua fino ad avere un impasto morbido ma non appiccicoso. Rovesciate sul tavolo, lavorate battendo qualche minuto poi fate un lungo filone, piegatelo a metà e avvicinate le due parti, attorcigliatele fra loro formando una treccia semplice, un torcione che metterete nello stampo leggermente imburrato.Schiacciate la pasta per pareggiarla ed inserire il coperchio, ma non lo chiudete completamente, lasciarlo aperto 1 cm e far lievitare 1 ora. Chiudete completamente il coperchio e cuocete a 200° ventilato per 50 min circa. Quando esce dal forno, togliete il pan carrè dallo stampo e sistematelo sulla grata del forno, in piedi.

lunedì 19 gennaio 2009

CROSTINI CON MOUSSE DI MORTADELLA E PISTACCHI

Forse perchè ho utilizzato ingredienti di ottima qualità tra cui i pistacchi di Bronte comperati dal mitico, paziente nonchè eletto mio maestro Gianfranco delle Tamerici di Mantova, questi semplici crostini rappresentano un fresco e gustoso aperitivo..naturalmente il pane utilizzato è quello in cassetta come da ricetta della sorelle Simili, le mie muse ispiratrici...
(http://letamericisrl.com/ : meraviglioso paradiso dove, oltre ad acquistare prodotti semplicemente straordinari come mostarde, confetture e tanto altro ancora, si organizzano strepitosi corsi di cucina)



200 gr di mortadella in una sola fetta

50 gr di pistacchi

200 gr di ricotta compatta

sale, pepe e crostini per servire



Mettere nel frullatore la mortadella con meta dei pistacchi. Frullare bene sino ad ottenere una crema. Unire la crema alla ricotta, sale e pepe. Trasferire in una sac a poche con bocchetta stellata. Stendere la mousse a ciuffi sui crostini. Sormontate ciascun crostino con un pistacchio intero e servire. (Se non utilizzate la sac a poche ma un normale cucchiaio, il risultato sarà molto più rustico, come vedete dalla foto postata)

TORTA AL CIOCCOLATO DI FAMIGLIA SISSA

Non poteva mancare Lei, la torta di cioccolato per eccellenza trasmessa, nella famiglia di mio marito di generazione in generazione...è un avvolgente e complesso insieme di morbidi sapori, tra i quali spicca ovviamente cioccolato e mandorle, mescolati tra di loro in un'unione direi
perfetta....
Ingredienti per una teglia di 28 cm
3 etti di mandorle già pronte ma non pelate
4 etti di zucchero
3 etti di buon cioccolato fondente
8 uova
2 bustine di vaniglia in polvere (vanillina)
una tazzina molto scarsa di caffè dolce e stessa quantità di latte
una noce di burro per lo stampo.
Tostare in forno le mandorle solo con la resistenza. Quando sono FREDDE macinarle con il macinacaffè o comunque con un tritatutto in grado di polverizzarle (anche il bimby).
Intanto si lavorano i tuorli con lo zucchero. Sul fuoco, in un tegamino, si scioglie il cioccolato con la metà del latte. Quando è sciolto si versa su uova e zucchero e si lavora per bene. Si unisce, a questo punto, la poltiglia di mandorle e dopo aver lavorato il composto con cura, si unisce il caffè, il rimanente latte e la vanillina. Aggiungere infine gli albumi montati a neve ben ferma. Lavorare con un cucchiaio di legno, con movimenti dal basso verso l'alto finchè ben incorporati. Versare il composto nella teglia unta e infarinata e mettere in forno statico a 150 ° per circa 50 min. Togliere dal forno, coprire con un tovagliolo per circa 15 min poi capovolgerla e coprire per altri 15 minuti. Spolverare con zucchero a velo e conservare coperta da pellicola.
Ottima se consumata un giorno o due dopo la preparazione.

SFOGLIATE DI CIPOLLE E GRANA


Finger food gustosissimi e super veloci ideali per accompagnare un aperitivo in piedi...
250 gr di pasta sfoglia
1 grossa cipolla bianca
3 uova
3 cucchiai di grana gratt.
sale e pepe.
Stendere la pasta sfoglia, bucare con la forchetta, affettare a velo la cipolla e stenderla sulla pasta. Sbattere le uova, sale e pepe. Irrorare con il composto la sfoglia e infornare a 200° per 15/20 min ventilato.
Quando tiepida, tagliare a pezzetti comodi da gustare.

venerdì 16 gennaio 2009

SUGOLO D'UVA


E' una ricetta contadina tipica della mia zona che si prepara nei mesi di settembre/ottobre quando, in seguito alla vendemmia dell'uva lancellotta (uva piccola che si utilizza per la preparazione del vino Lambrusco) si ottiene un delizioso mosto.

10 kg di uva Lancellotta per ottenere circa 3 kg di mosto.
Lavare l'uva, sgranarla, farla bollire per 5 minuti e poi colarla schiacciandola per farne uscire il mosto. Per ogni 100 gr di liquido calcolare un cucchiaio di farina e uno di zucchero. Aggiungere due bustine di vanillina.
Versare poco alla volta il mosto sulla farina miscelata con zucchero e vanillina in modo che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco continuando a mescolare. Quando alza il bollore spegnere e versare in ciotoline.

PIADINA SFOGLIATA

Ma quanto è buona una piadina farcita semplicemente con ottimo crudo o con formaggio squacquerone e rucola....semplicissima da preparare....me l'ha insegnata una cara amica ma ha origine in kucinare.it dove potete trovare un mare di prelibatezze...


ingredienti per circa 13 piade:
1kg di farina per piada (Spadoni) oppure tipo 0
100 g strutto
2 uova
150 ml latte
250 ml acqua
12 g sale
pepe a piacere

+ 100 g strutto per sfogliare.
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Mettere la farina sulla spianatoia e fare un bel cratere.Incorporare al centro le uova ,lo strutto, sale e pepe e in maniera graduale incorporare i liquidi acqua e latte.Incominciare ad impastare.L’impasto deve risultare morbido e consistente.Fare riposare l’impasto per circa 30 minuti sulla spianatoia coperto con un canovaccio.Dividere l’impasto in 13 palline da circa 130 g l’una.Sfogliare: stendere la piada il più sottile possibile, con un cucchiaino prendere una porzione di strutto e spalmarlo uniformemente sulla piada.Arrotolare e rigirare su stesso il rotolino ottenuto.Finita questa procedura per tutte le piade, far riposare in frigorifero per circa un’ora coperte dalla pellicola.Stendere le piade non tanto sottili, iniziare la cottura dalla prima stesa.
Far scaldare una piastra antiaderente a fuoco medio.Cuocere un minutino da un lato e anche meno dall’altro. Fare attenzione a non bucarla, potrebbe impedire alla pasta di sfogliare.Si possono anche surgelare arrotolate su se stesse e stendere al momento del bisogno per poi cuocerle.

TORTA DI MELE






E' una delle tante ricette di mele esistenti (ottima anche con pere, prugne o fichi a seconda della stagione) ma sicuramente una delle piu' buone che io conosca....ha partecipato alla raccolta indetta dall'amica di blog essenzadivaniglia.blogspot.com. Spettacolare servita con crema: provare per credere.


80 gr. di burro
180 gr. di zucchero
3 uova intere
1 bustina di vaniglia
la scorza gratt.di un limone
190 gr. di panna fresca
170 gr. di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
3 mele
20 gr. di burro fuso
60 gr. di zucchero di canna


Lavorare il burro con lo zucchero, aggiungere le uova, una alla volta, e la scorza del limone.
Aggiungere la panna, unire la farina, il lievito, il sale e la vaniglia.
Imburrare uno stampo da 24 cm di diametro, possibilmente con cerniera, (io non l'ho imburrato perchè ho utilizzato la carta forno) e versarvi il composto.
Sbucciare le mele e tagliarle a fettine, disporle nella tortiera sopra al composto, pennellarle di burro fuso e zucchero di canna.
Cuocere in forno per 45 min a 200° statico (190° ventilato).





mercoledì 14 gennaio 2009

PASSATELLI DI NONNA NATALINA



I passatelli, in una bella tazza di brodo caldo, sono, d'inverno, un toccasana..a dire il vero, in casa mia, devono essere preparati anche d'estate perchè sono il piatto preferito dei miei bambini. La ricetta è quella di mia suocera e dopo averne sperimentate molte la eleggo la migliore.



200 gr di parmigiano reggiano grattuggiato
100 gr di pane grattuggiato (mi raccomando usare del buon pane!)
3 uova medie
25 gr di burro appena sciolto
noce moscata



Impastare il tutto (anche nel bimby) e con l'apposito attrezzo o con uno schiacciapatate a buchi grandi formare i passatelli. Tuffare in brodo bollente e togliere dal fuoco non appena riaccenna il bollore.










BISCOTTI DI PASTAFROLLA


E' il profumo che preferisco....per cui non poteva mancare Lui...il Frollino....ricetta super collaudata e, per i miei gusti, perfetta...
400 gr farina
130 gr di zucchero a velo
1 uovo e un tuorlo
200 gr di burro freddo da frigorifero
mezza bustina di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
Impastare velocemente nel bimby/robot, formare una palla e mettere in frigorifero per mezz'ora o piu'. Tirare la sfoglia fra due fogli di carta forno in modo che non si appiccichi al mattarello, ritagliare i biscotti e cuocere in forno caldo ventilato a 180° per 10/15 min e comunque fino a doratura.

CANNONCINI ALLA CREMA



Un grazie ad Agnese che mi ha permesso, con i suoi consigli, di realizzare questi cannoncini di pasta sfoglia semplicissimi, di grande effetto e davvero deliziosi. Possono essere farciti con crema pasticcera o con zabaione.


Tagliare la pasta sfoglia in striscioline larghe circa 2 cm (per la ricetta vi rimando al blog della carissima Cinzia cindystarblog.blogspot.com che spiega, in modo esemplare, tutti i vari passaggi) e arrotolarle attorno agli appositi supporti di metallo.
Mettere in freezer la sera e togliere il giorno seguente. A questo punto bagnare velocemente il cannoncino in acqua fredda e rotolarlo nello zucchero in modo che ne sia ben avvolto. Mettere in forno ventilato caldo (io ho usato la funzione ventilato pasticceria) a 180° per circa 20 min e comunque fino a che prendano un bel colore dorato.
Lasciar raffreddare e sfilare delicatamente il sostegno di metallo.Aiutandosi con una sac a poche riempire di crema o zabaione.